ACCIAIERIA. HONSELL (OPEN): FIRME PETIZIONE, RICORSO TAR LEDE DIRITTI
(ACON) Trieste, 12 gen - "È davvero inquietante la notizia del
ricorso al Tar indetto dalla Danieli contro la Regione per
ottenere i nomi degli oltre 24.142 cittadini che hanno firmato la
petizione contro il progetto di una mega acciaieria nell'area
dell'Aussa Corno. Lo è per il forte impatto che ciò ha sulla
libertà di opinione dei cittadini che difendono beni comuni,
quali l'aria che respirano o l'acqua della laguna intorno alla
quale abitano".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Furio Honsell
(Open Sinistra Fvg), aggiungendo che "essendo uno di coloro che
non solamente sul piano politico si è sempre espresso in modo
contrario ai progetti di sviluppo di aziende potenzialmente
impattanti, senza progetti ufficiali ed espliciti della
proponente, come in questo caso, ed essendo anche uno dei
firmatari della petizione in questione, ritengo importante
stigmatizzare quanto sta accadendo in questi primi giorni del
2024".
"La conoscenza dei nomi degli altri firmatari - rimarca Honsell -
nulla dovrebbe aggiungere alla conoscenza del loro mero numero,
nemmeno per gli azionisti dell'azienda. Dunque, il fatto che un
gruppo industriale, indubbiamente molto importante, voglia
conoscerli ha un'innegabile valenza intimidatoria. Sia sulle
future petizioni, sia sui cittadini residenti in zone dove
l'insediamento (che non verrà fatto all'Aussa Corno) potrebbe
invece essere fatto. Ciò è molto preoccupante, perché mette in
discussione il diritto di opinione, che è un diritto democratico
fondamentale".
"L'intera vicenda - prosegue l'intervento - non è mai stata
gestita in modo trasparente nei confronti dei cittadini né,
peraltro, nei confronti dei loro rappresentanti politici, in
quanto solo dopo molto tempo ne hanno parlato i giornali (e
quello non può essere il luogo dove fornire i dettagli e gli
impegni) e lo stesso presidente Fedriga ha negato che ci fosse un
progetto fin quasi all'ultimo".
"È un dovere - conclude Honsell - difendere il diritto di
esprimere la propria preoccupazione per le conseguenze ambientali
di opere antropiche in corso di progettazione. Le indicazioni
dell'Onu e le direttive dell'Ue vanno tutte in questa direzione.
Impegnarsi per la riduzione delle emissioni di gas
CO2-equivalenti, lungo le filiere, e preoccuparsi (sottolineo il
pre
) della tutela dell'ambiente, è un dovere di tutti. Conoscere
i nomi dei 24.142 firmatari dovrebbe essere lecito solamente per
ringraziarli individualmente per la loro nobile e generosa
responsabilità ambientale".
ACON/COM/db