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SALUTE. CABIBBO (FI): 18/1 A TS CONVEGNO LIBERTÀ E DIGNITÀ NELLA CURA

16.01.2024
12:58
(ACON) Treiste, 16 gen - "Per tutti invochiamo libertà e dignità nella cura: per questo è stato ideato un momento di informazione, dialogo e confronto, anche con la società civile, per sottolineare l'importanza di promuovere cure palliative con una assistenza continuativa, diritto che la sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale descrive quale essenziale per ogni persona e prerequisito per ogni scelta. Non ci possono essere altri diritti, tanto meno quello al suicidio medicalmente assistito".

Lo spiega in una nota il consigliere regionale Andrea Cabibbo (Forza Italia), organizzatore e promotore del seminario dal titolo "The Care Day - Libertà e Dignità nella Cura" in programma giovedì prossimo, 18 gennaio, alle 16, in piazza Oberdan 5, a Trieste, nella sala Tessitori del Consiglio regionale.

"L'evento, promosso a livello nazionale dal Network Ditelo sui tetti - fa sapere Cabibbo -, si svolgerà simultaneamente in nove Consigli regionali (Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Sicilia e Veneto), con la partecipazione di oltre centro esperti di indiscussa autorevolezza scientifica e professionale: palliativisti, bioeticisti, giuristi, rappresentanti di associazioni e istituzioni, preceduti da interventi in collegamento nazionale, come Angelo Vescovi, presidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), e Mario Melazzini, medico ricercatore della direzione generale Welfare Lombardia".

"Per quanto riguarda la nostra regione, si collegherà anche Giuseppe Casale, responsabile clinico hospice campus biomedico di Roma - rende noto ancora il forzista - e saranno presenti Gianluigi Gigli, senior professor di Neurologia dell'università di Udine, il giurista avvocato Domenico Menorello e i fondatori dell'associazione Amici di Ale, Giancarlo Pivetta e Loredana Beltrame, che porteranno la loro testimonianza di genitori di un ragazzo in stato vegetativo persistente a seguito di un incidente stradale".

"La tematica del fine vita, in particolare in Friuli Venezia Giulia, è stata già oggetto di discussione in Consiglio regionale con la mozione che intendeva impegnare la Regione a legiferare in materia. Documento respinto in modo compatto da tutta la maggioranza di Centrodestra - fa presente Cabibbo -, che ha invece approvato una mozione per implementare le cure palliative. E proprio su quest'ultimo punto si concentra l'iniziativa, partendo dalle parole di Papa Francesco, pronunciate lo scorso 8 gennaio, quando ha detto di constatre con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati".

"Sulla strada del sostegno ai più fragili e del sollievo alla sofferenza - prosegue il consigliere di FI - la nostra Regione si è mossa negli ultimi trent'anni ed anche recentemente, come dimostra il piano dell'assessore Riccardi di potenziamento delle cure palliative per il triennio 2023-2025, approvato all'unanimità in III Commissione nello scorso mese di settembre, nell'ambito della più ampia riforma dell'assistenza territoriale e domiciliare".

Sottolinea ancora il capogruppo forzista: "In questo modo intendiamo contrastare il dolore nella sua dimensione globale. Le cure palliative non devono, infatti, essere solo legate alla prossimità della morte, ma coinvolgere efficacemente l'intero universo delle malattie cronico-evolutive, comprese tutte le malattie internistiche in fase evolutiva".

L'obiettivo di The Care Day, dunque, "è quello di offrire una priorità diversa e originale in tema di fine vita: la cura, che metta al centro dell'azione complessiva i malati e i fragili contro quel messaggio di disvalore che è il portato di iniziative legislative, che a loro volta condizionerebbero la società verso la cultura della morte e dell'abbandono, verso la percezione delle persone deboli e malate come un peso per la società. Come ribadito chiaramente anche dal presidente Fedriga - conclude Cabibbo -, il compito del Servizio sanitario pubblico deve essere sempre quello di sostenere la vita, non di agevolare la morte". ACON/COM/mt



Andrea Cabibbo (FI)