TERZO MANDATO. BERNARDIS (FP): IL M5S TEME LA VOLONTÀ POPOLARE
(ACON) Trieste, 16 gen - "Innanzitutto vorrei sottolineare che
il terzo mandato non è da interpretare come un atto di bramosia
da parte del presidente Fedriga, bensì come un segno di rispetto
verso la volontà popolare che si è democraticamente espressa
attraverso il voto. Gli elettori della nostra regione hanno
chiaramente manifestato il volere che il presidente Fedriga
continui a guidare il Friuli Venezia Giulia".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis
(Fedriga Presidente) in risposta al comunicato stampa rilasciato
dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria
Capozzi, in merito al terzo mandato per i presidenti di Regione.
"La questione del limite dei mandati per sindaci e governatori è
certamente un tema rilevante. Va notato - prosegue Bernardis -
che queste figure sono elette direttamente dai cittadini e,
pertanto, dovrebbero essere loro a decidere quante volte
desiderano rieleggere i propri rappresentanti. Il tetto
prestabilito potrebbe apparire anomalo se considerato il
principio fondamentale della democrazia, ovvero la libertà di
scelta da parte dei cittadini".
"Inoltre - sottolinea l'esponente di Centrodestra - è alquanto
singolare, ad esempio, che mentre per parlamentari ed
europarlamentari non vige un limite di mandati consecutivi, pur
non passando attraverso il sistema della scelta delle preferenze
dirette a livello elettorale, tale vincolo esiste invece per i
presidenti di Regione e per i sindaci. Invito pertanto a cessare
una narrazione distorta della realtà, come quella proposta dal
Movimento 5 Stelle, che tende a dipingere il terzo mandato come
un atto di bramosia. Fedriga ha ottenuto una vittoria
schiacciante in Friuli Venezia Giulia, con quasi due terzi degli
elettori a favore. Questo risultato non è casuale, ma riflette la
fiducia e la legittimazione popolare che il presidente ha
guadagnato sul campo".
"Altrettanto importante è ricordare che, mentre il presidente
Fedriga gode di un ampio consenso, il Movimento 5 Stelle è
ridotto a percentuali minime in Regione. Inviterei, quindi, il
M5S ad abbandonare una campagna elettorale perennemente
denigratoria e ad adottare un approccio più costruttivo . La
democrazia - conclude Bernardis - si basa sulla rappresentanza
popolare, e i cittadini hanno chiaramente espresso la loro
preferenza per un leader che rispecchia le loro aspirazioni".
ACON/COM/rcm