TPL. IV COM, AUDIZIONE SU ARRIVA. SINDACATO ASI: REGIONE NON CONTROLLA
Amirante replica: nessuna segnalazione puntuale. Honsell (Open):
situazione insostenibile
(ACON) Trieste, 17 gen - Stipendi bassi, arco orario di impegno
da 13-14 ore al giorno, un solo riposo settimanale. Ma anche
carenza di personale, troppe corse che saltano, precaria
manutenzione degli autobus e numerosi problemi di sicurezza per
gli autisti, troppo spesso aggrediti dall'utenza, e non sempre
soltanto a parole.
È lungo l'elenco delle doglianze esposto in IV Commissione dal
sindacato Asi, costituito all'interno di Arriva Udine spa, il
gestore di trasporto pubblico locale attivo nella provincia più
popolosa del Fvg. L'intervento in aula era legato a una specifica
audizione richiesta da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e
accolta dal presidente dell'organismo consiliare, il leghista
Alberto Budai, che ha moderato il dibattito.
Con il suo portavoce Claudio Caporale, l'Associazione sindacale
indipendente si è presa inevitabilmente la scena in quanto né il
presidente e il direttore generale di Arriva, né le sigle
sindacali Filt Cgil, Cisl, Uil trasporti, Ugl e Faisa Cisal, pur
invitate, si sono presentate all'audizione. L'Asi ha messo in
rilievo una situazione di "incomunicabilità con l'azienda Arriva,
che non risponde nemmeno alle nostre lettere raccomandate" e che
non ha riconosciuto il nuovo organismo sindacale, nonostante
l'associazione "si sia presentata alle elezioni per le Rsu
portando al voto 300 lavoratori su 500".
"Crediamo che il tpl sia uno strumento-fulcro del welfare
regionale - ha detto in aula Caporale - ma l'azienda non ci
consente di lavorare in modo sereno, e ha rigettato anche la
nostra richiesta di installare cabine chiuse per non avere
problemi con l'utenza". Esplicite critiche sono state rivolte
anche all'Amministrazione regionale: "Vi contestiamo la mancanza
di controllo nei confronti di Arriva, un'azienda che è in fase di
dismissione e non ha più interesse a operare in questo
territorio. E vi chiediamo di farvi garanti di un incontro con la
nuova proprietà che ha acquisito le quote di Arriva".
Sul piatto anche il problema delle corse non effettuate,
chilometri che pure erano previsti nel contratto.
Un elemento rimarcato anche da Massimiliano Pozzo (Pd): "Spetta
alla Regione verificare la qualità del servizio, per il semplice
fatto che paga le corse. I servizi che non sono stati effettuati
non dovevano essere pagati, si doveva piuttosto sanzionare
l'azienda". Sulla stessa linea Rosaria Capozzi (M5S) che ha
voluto "stigmatizzare l'assenza dell'azienda e delle altre sigle
sindacali, una mancanza di rispetto per l'Aula ma soprattutto per
i lavoratori". Dal canto suo, Honsell ha parlato di "situazione
insostenibile nell'area di Udine, con relazioni sindacali tese,
dubbi sulla qualità e sulla sicurezza dei mezzi. In generale - ha
osservato ancora il consigliere di Open - qui in aula si parla
troppo poco di trasporto pubblico locale, che invece è un settore
chiave della nostra specialità, citato esplicitamente
all'articolo 4 dello statuto di autonomia. La Regione non può
dire: sono problemi dell'azienda, se la vedano loro".
A tutte queste osservazioni critiche ha risposto l'assessore alle
Infrastrutture, Cristina Amirante: "Non mi risultano da parte
vostra segnalazioni puntuali rispetto alla sicurezza dei mezzi,
altrimenti saremmo intervenuti per una pronta verifica, mentre la
vostra richiesta di incontro è datata 18 dicembre, a differenza
delle altre sigle sindacali con le quali mi sono già confrontata.
E ricordo che il contratto è stato siglato da tutti i sindacati,
quindi non è certo mancato il confronto". Quanto all'incontro con
la nuova proprietà, "il subentro ufficiale è previsto ad aprile,
e ho già chiesto di vedere i nuovi vertici appena si saranno
insediati". Amirante ha anche ricordato che il Fvg ha "il
parco-macchine più giovane d'Italia", con finanziamenti specifici
per la sostituzione dei mezzi.
Dai responsabili degli uffici sono arrivate poi indicazioni sul
peso percentuale delle corse annullate: "Ogni giorno - è stato
detto - nella nostra regione si effettuano 10mila tragitti di
tpl, quindi quando si parla di migliaia di corse saltate dobbiamo
ricordare questi numeri. E i chilometri non effettuati verranno
recuperati nei prossimi anni, in termini di servizi aggiuntivi".
Igor Treleani (FdI) ha espresso inoltre "perplessità" su Asi,
ricordando che si tratta "di un'associazione e non di una sigla
sindacale riconosciuta. Tra l'altro nel memorandum inviato ai
consiglieri leggo anche critiche esplicite all'Amministrazione su
tematiche diverse dal tpl, come la sanità, e dunque non vorrei
che l'associazione avesse altri fini". Accusa respinta
dall'audito Caporale, mentre Capozzi considera "inaccettabile che
l'assessore non sia intervenuta solo perché non ha ricevuto
richieste formali: sulla stampa circolavano notizie allarmanti e
Amirante avrebbe dovuto comunque approfondire le problematiche".
ACON/FA