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COOP SOCIALE. PELLEGRINO (AVS): PIANIFICAZIONE SEMPRE PIÙ NECESSARIA

19.01.2024
13:03
(ACON) Trieste, 19 gen - "Troppo velocemente è stata licenziata la riforma del Terzo settore che ha proiettato in primis le cooperative sociali a confrontarsi e competere con il mondo economico, le cui ricadute si stanno già evidenziando, modificando la vita dei cittadini e dei lavoratori".

Così, in una nota, la consigliera Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), a margine dell'audizione avvenuta ieri durante la seduta della III Commissione dedicata alla cooperazione sociale, alla presenza dei rappresentanti dell'Agci, della Legacoop e di Confcooperative.

"Al Terzo settore ormai da tempo si sta affidando un'importante fetta dei servizi sociali per cucire e tenere assieme buona parte del tessuto connettivo della nostra società. Ora chi governa il servizio pubblico sta cedendo anche parte del servizio sanitario", prosegue la consigliera, evidenziando una preoccupazione: "Mi interrogo su una questione che ho posto anche in sede di audizione: non è che si stia chiedendo troppo al comparto delle cooperative, ma anche del volontariato, proprio per come è al momento strutturato? Inoltre l'equiparazione alle imprese, le cui finalità sono decisamente differenti, non rischia di generare effetti controproducenti, quanto meno nel lessico?".

"Sia i dipendenti che i soci degli enti del Terzo settore danno moltissimo, in termini quantitativi e qualitativi - osserva ancora Pellegrino - senza che vi sia il giusto riconoscimento economico. E troppe volte è per questo motivo che le cooperative non sono attrattive nel mondo del lavoro. Vero è che c'è difficoltà a reperire lavoratori, soprattutto Oss ed educatori, esattamente come nel pubblico, mentre le richieste continuano ad aumentare. Non va sottovalutato, nella pianificazione, il fatto che i nati negli anni '60, essendo anche la porzione di popolazione più numerosa, a breve saranno la fascia maggiormente in difficoltà sicuramente per povertà economica, sociale, sanitaria e relazionale, dovuta in primis alla carenza di servizi pubblici".

La consigliera di Opposizione ritiene che sia "sempre più necessario porre in evidenza le problematiche che di volta in volta si manifesteranno, ma non possiamo essere così miopi da evitare di fare dei ragionamenti a 360 gradi e a lunga gittata. Il vero pericolo a cui andiamo incontro è quello di aver caricato di oneri un settore, il Terzo, che se non sufficientemente potenziato e valorizzato, per quanto sia in grado di svolgere determinati servizi, rischia di essere tra quelli che oggi vengono visti come i risolutori delle falle create nel pubblico ma che, in un futuro nemmeno troppo lontano, potrebbero essere additati come i maggiori responsabili del fallimento del welfare sociale. La soluzione - conclude Pellegrino - va dunque trovata, e in fretta". ACON/COM/fa



Serena Pellegrino (Avs)