COOP SOCIALE. PELLEGRINO (AVS): PIANIFICAZIONE SEMPRE PIÙ NECESSARIA
(ACON) Trieste, 19 gen - "Troppo velocemente è stata licenziata
la riforma del Terzo settore che ha proiettato in primis le
cooperative sociali a confrontarsi e competere con il mondo
economico, le cui ricadute si stanno già evidenziando,
modificando la vita dei cittadini e dei lavoratori".
Così, in una nota, la consigliera Serena Pellegrino (Alleanza
Verdi e Sinistra), a margine dell'audizione avvenuta ieri durante
la seduta della III Commissione dedicata alla cooperazione
sociale, alla presenza dei rappresentanti dell'Agci, della
Legacoop e di Confcooperative.
"Al Terzo settore ormai da tempo si sta affidando un'importante
fetta dei servizi sociali per cucire e tenere assieme buona parte
del tessuto connettivo della nostra società. Ora chi governa il
servizio pubblico sta cedendo anche parte del servizio
sanitario", prosegue la consigliera, evidenziando una
preoccupazione: "Mi interrogo su una questione che ho posto anche
in sede di audizione: non è che si stia chiedendo troppo al
comparto delle cooperative, ma anche del volontariato, proprio
per come è al momento strutturato? Inoltre l'equiparazione alle
imprese, le cui finalità sono decisamente differenti, non rischia
di generare effetti controproducenti, quanto meno nel lessico?".
"Sia i dipendenti che i soci degli enti del Terzo settore danno
moltissimo, in termini quantitativi e qualitativi - osserva
ancora Pellegrino - senza che vi sia il giusto riconoscimento
economico. E troppe volte è per questo motivo che le cooperative
non sono attrattive nel mondo del lavoro. Vero è che c'è
difficoltà a reperire lavoratori, soprattutto Oss ed educatori,
esattamente come nel pubblico, mentre le richieste continuano ad
aumentare. Non va sottovalutato, nella pianificazione, il fatto
che i nati negli anni '60, essendo anche la porzione di
popolazione più numerosa, a breve saranno la fascia maggiormente
in difficoltà sicuramente per povertà economica, sociale,
sanitaria e relazionale, dovuta in primis alla carenza di servizi
pubblici".
La consigliera di Opposizione ritiene che sia "sempre più
necessario porre in evidenza le problematiche che di volta in
volta si manifesteranno, ma non possiamo essere così miopi da
evitare di fare dei ragionamenti a 360 gradi e a lunga gittata.
Il vero pericolo a cui andiamo incontro è quello di aver caricato
di oneri un settore, il Terzo, che se non sufficientemente
potenziato e valorizzato, per quanto sia in grado di svolgere
determinati servizi, rischia di essere tra quelli che oggi
vengono visti come i risolutori delle falle create nel pubblico
ma che, in un futuro nemmeno troppo lontano, potrebbero essere
additati come i maggiori responsabili del fallimento del welfare
sociale. La soluzione - conclude Pellegrino - va dunque trovata,
e in fretta".
ACON/COM/fa