TAGLIAMENTO. MORETUZZO (PATTO-CIVICA): SERVE CONFRONTO COSTANTE
(ACON) Trieste, 23 gen - "Dopo le dichiarazioni a beneficio
della stampa, spesso contraddittorie, che abbiamo letto nei mesi
scorsi, con le audizioni odierne in IV Commissione consiliare
abbiamo finalmente assistito a un momento di confronto reale
sulle scelte in atto in merito agli interventi previsti sul
Tagliamento. L'ascolto dei vari portatori di interesse, che ho
richiesto come primo firmatario assieme ai gruppi di minoranza,
ha iniziato a fare chiarezza sullo stato dell'arte e indicato la
strada da seguire - afferma in una nota il capogruppo del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo -. Si prosegua
quindi con un confronto costante e partecipato nella direzione di
unire le diverse istanze espresse dal territorio, tutte
legittime: dalla sicurezza delle popolazioni rivierasche alla
doverosa tutela del fiume che deve essere restituito laddove è
possibile alla sua naturalità, guidati dalle conoscenze in
materia ambientale, idraulica, ingegneristica, e tenendo conto
della crisi climatica in atto".
"Ognuno - prosegue il capogruppo - faccia la sua parte, ben
sapendo che la questione non va più rimandata e che, rispetto al
passato, le risorse ci sono. Il Tagliamento diventi laboratorio
per costruire un modello di sviluppo diverso, basato sulla
sostenibilità ambientale, sul turismo di qualità, sulla
valorizzazione delle peculiarità, capace di superare
contrapposizioni e di guardare al bene comune".
"Ci si interroghi - aggiunge Moretuzzo - su quale futuro vogliamo
per i territori attorno al fiume. Siamo convinti che il
Tagliamento sia un patrimonio dell'umanità e, anche se non si è
dato corso all'iter per la candidatura Unesco, come tale va
trattato. Rappresenta, infatti, qualcosa di straordinario dal
punto di vista naturalistico, ma anche rispetto alla costruzione
dell'identità di un territorio che, attorno al fiume, ha
costruito una storia millenaria. Il Tagliamento non è qualcosa
che divide 'di ca e di là da l'aghe', ma una cerniera che può
ricucire l'anima profonda del Friuli, troppo spesso ferita da un
impatto antropico insostenibile", conclude il capogruppo del
Patto-Civica.
ACON/COM/fa