TAGLIAMENTO. PELLEGRINO (AVS): LAVORARE ANCHE SU MITIGAZIONE CLIMATICA
(ACON) Trieste, 23 gen - "L'annoso problema della gestione
idraulica del Tagliamento ci impone di capire come lo dobbiamo
risolvere, chi lo risolverà e in capo a chi saranno le
responsabilità, perché sappiamo bene che in caso di alluvioni
alla fine sono i sindaci a trovarsi con il cerino in mano".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, nonché
vicepresidente della IV Commissione, in occasione dell'audizione
in Commissione durante la quale sono state illustrate le
soluzioni idrauliche ipotizzate nello studio per la messa in
sicurezza del fiume Tagliamento e per i relativi aggiornamenti
del Piano di gestione rischio alluvioni del Distretto Alpi
orientali.
Pellegrino, ribadendo che tecnica contro politica è una dinamica
che non funziona, e che la scelta definitiva sarà sempre e
comunque in capo alla politica, ha anche precisato: "Nell'odierna
presentazione in IV Commissione giustamente il concetto
dell'adattamento climatico è ricorso spesso, ma è sembrato del
tutto separato dal concetto della mitigazione, intendendo con
questo la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, cioè le
azioni che devono svolgersi parallelamente all'adattamento,
meglio ancora precederlo".
"Lavorare solo sulle azioni di adattamento - ha aggiunto la
consigliera - significa mettere una pezza ai problemi, poi
regolarmente l'urbanistica prende il sopravvento e il dialogo tra
ambiente e urbanistica quasi mai funziona. Una scelta urbanistica
sbagliata è stata la variante di Dignano, con il rischio che il
pezzo di strada in trincea in caso di alluvione si trasformi in
canale scolmatore. L'ipotetica variante di Barbeano configura un
analogo errore urbanistico e non ho avuto risposta alla domanda
se nel pianificare gli interventi di messa in sicurezza idraulica
sia stata considerata la relazione con la variante
Cimpello-Sequals-Gemona".
"Non possiamo pensare - ha raccomandato Pellegrino - di fare una
progettazione perimetrata comune per comune, o peggio ancora in
scala uno a prossime elezioni: dobbiamo ragionare a grande scala,
con una visione ampia nella quale abbiano voce e considerazione
anche i contributi dei diversi portatori di interesse. Così come
non si può neanche pensare che sul Tagliamento a Dignano possiamo
mettere tutto quello che abbiamo in mente per garantire la
sicurezza a valle, solo perché l'alveo in quel tratto ha una
maggiore estensione".
ACON/COM/fa