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CONSULTORI. PELLEGRINO (AVS): SE TUTTO PRIVATO SAREMO PRIVATI DI TUTTO

23.01.2024
19:35
(ACON) Trieste, 23 gen - "Ci siamo ritrovati veramente in tanti al corteo itinerante che, partendo da Roiano, si è snodato verso San Giovanni e Valmaura per chiuderlo a San Giacomo, manifestando pacificamente contro il dimezzamento dei quattro consultori familiari pubblici presenti a Trieste".

Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine del corteo promosso dal comitato di partecipazione per i consultori familiari di Trieste.

"Già a maggio, con un'interrogazione a risposta immediata - rammenta Pellegrino - ho chiesto alla Giunta regionale informazioni sull'ipotesi di chiusura di questi presidi pubblici così fondamentali e ho ricevuto, all'epoca, una risposta vaga e farfugliata che metteva nelle mani dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) la responsabilità di questa scelta".

La consigliera prosegue ricordando che "durante la discussione della legge di assestamento di bilancio di luglio, ho proposto alla Giunta di mettere una posta importante per scongiurare l'interruzione del servizio, emendamento bocciato. Oggi i risultati sono palesi a tutti, così come è chiaro a tutti che la politica sociosanitaria di questo Esecutivo regionale sta procedendo con un metodo chiaro: si strozza il servizio pubblico per permettere al privato possibilmente accreditato e convenzionato, ovvero pagato con i soldi di tutti i cittadini, di occupare gli spazi lasciati liberi dal pubblico".

"La legge parla chiaro - prosegue l'esponente di Opposizione - deve essere presente un consultorio familiare ogni 20.000 abitanti in area urbana e uno ogni 10-15.000 abitanti in zone montane: necessità impellente, anche per contrastare la crisi che si sta generando in un momento storico in cui le ricadute sociali sono complesse e sempre più pervasive. Questa Maggioranza non dimostra sensibilità e preoccupazione. Da domani Asugi chiuderà definitivamente i consultori di San Giovanni e San Giacomo lasciando gran parte della popolazione triestina senza un servizio fondamentale, soprattutto per le giovani generazioni".

"Nessuno è sprovveduto, ma rimaniamo ancora fiduciosi che il presidente Fedriga, l'assessore competente e l'intera Giunta regionale comprendano il danno che stanno creando al servizio sociosanitario pubblico e quanto stanno infliggendo alla popolazione del Friuli Venezia Giulia. Il presidente dice che non sono concessi doppioni nel pubblico, ma supera se stesso dimezzandoli. Cosa dirà ai cittadini - si chiede Pellegrino - quando verranno quintuplicati cedendo la gestione ai privati per garantire la legge?"

E incalza con un pensiero: "Si disquisisce sempre più spesso, riempiendo di contenuti i convegni, su temi quali la prossimità, la territorialità, la vicinanza, mentre è sempre più evidente che quanto sta accadendo nella realtà va in direzione ostinata e contraria. Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto". ACON/COM/rcm



Serena Pellegrino (Avs)