PERSONALE. PAT-CIV: SERVE SVOLTA E SUPPORTO A SERVIZI PICCOLI COMUNI
(ACON) Trieste, 25 gen - Durante i lavori della V Commissione
dedicata alle piante organiche dei piccoli e piccolissimi Comuni,
i consiglieri regionali Marco Putto, Massimo Moretuzzo ed Enrico
Bullian di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg sono intervenuti dopo
l'audizione dell'assessore alle Autonomie locali e dei tecnici
sul futuro gestionale del comparto unico.
"La situazione presentata - affermano i tre consiglieri - è ben
nota a tutti gli amministratori locali. In questo momento sono
molti i municipi in carenza di personale o che non riescono a
portare avanti progetti, con dati nazionali inequivocabili: 400
Comuni sono senza dipendenti e 2.400 sotto organico, con meno di
5 addetti".
"Ben venga la proposta fatta dall'assessore Roberti per la nostra
regione - continuano Putto e Bullian - di istituire dei
corsi-concorsi, ovvero la possibilità di formare i futuri
dipendenti pubblici che poi possano entrare a gestire gli uffici
comunali, auspicando anche stipendi adeguati alle numerose
responsabilità che oggi richiede la pubblica amministrazione".
Al contempo, però, i due consiglieri sottolineano due questioni
su cui puntare i riflettori: "La prima riguarda la
pluri-annunciata reintroduzione delle Province: in vista di un
loro ritorno, senza entrare ora nel merito della scelta, dovranno
essere previsti uffici appositi che vadano incontro ai piccoli
comuni per seguire con personale dedicato le incombenze dei
territori che non riescono a farsene carico (ad esempio stazione
appaltante per opere pubbliche e servizi in delegazione
amministrativa). La seconda è un tema considerato impopolare,
perché tocca spesso le identità e i campanili, e riguarda le
fusioni tra Comuni, almeno per quanto riguarda la gestione dei
servizi: la Regione potrebbe attivarsi in merito per sostenere
questo percorso, che risponde a un risultato pratico di avere
maggiore incidenza nei servizi nelle comunità del Friuli Venezia
Giulia, dal momento che enti con pochi dipendenti non riescono a
specializzarli su nulla e non erogano i servizi necessari alla
popolazione, creando sperequazioni territoriali. Va ricordato che
il senso di appartenenza verso un territorio, quando è privo di
azioni amministrative concrete, induce automaticamente a uno
spopolamento verso altri paesi e città impoverendo ulteriormente
quei luoghi, aumentando il divario".
"La situazione in cui si trova il sistema delle autonomie locali
- conclude il capogruppo Moretuzzo - è talmente critico per cui
serve una svolta decisa e rapida, non è possibile continuare a
tamponare con piccoli aggiustamenti normativi o distribuendo a
pioggia risorse in progetti che non saranno mai cantierati perché
ai Comuni manca il personale per farlo. Dopo 6 anni di governo,
la Giunta Fedriga dica cosa intende fare per affrontare questo
tema. È evidente che l'unica strada percorribile è quella delle
aggregazioni, che ad oggi sono praticamente ferme visto che le
Comunità previste dalla riforma Roberti non sono decollate".
ACON/COM/rcm