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PERSONALE. MARTINES (PD): DUE LINEE DI AZIONE PER CONTRASTARE ESODO

25.01.2024
17:36
(ACON) Trieste, 25 gen - "Il problema del personale nei Comuni piccoli e medi di questa regione, che peraltro si riscontra anche in tante altre regioni a livello nazionale, si può risolvere con una strategia che passa per due linee di azione: aggregazioni di funzioni e servizi fra enti minori attorno a Comuni strutturati dal punto di vista amministrativo e aumenti interessanti per gli stipendi dei dipendenti, responsabilizzando in maniera più forte segretari, dirigenti e capi area (Posizioni organizzative)". Lo suggerisce, in una nota, il consigliere regionale Francesco Martines (Pd).

"È sotto gli occhi di tutti - continua il consigliere - una situazione disastrosa nel funzionamento dei piccoli e medi Comuni, perché non c'è personale e quello che c'è seppur con tanta buona volontà non riesce a dare risposte ai cittadini, in un mondo sempre più complesso dove serve specializzazione delle competenze in materie quali quella finanziaria, urbanistica, dei lavori pubblici, ambiente sociale, con dimensioni organizzative minime in grado di operare".

"Resto convinto che l'esperienza delle Uti obbligatorie, soprattutto per i piccoli Comuni, non abbia avuto il tempo per completare il progetto politico e trasformarlo in momenti gestionali necessari a trasformare organizzazioni singole troppo piccole, creando nel personale la cultura di lavorare assieme", si legge ancora nella nota.

"Sono gli stessi cittadini dei Comuni di ridotte dimensioni a chiedere alla politica regionale e agli stessi amministratori di aggregarsi, perché si rendono conto benissimo che la struttura burocratica di un piccolo Comune non è più in grado di soddisfare le esigenze degli utenti - aggiunge Martines -. Se non si vuole cambiare l'attuale normativa sulle comunità volontarie, le stesse andrebbero incentivate per rendere attrattive le aggregazioni, ammettendo che fino ad ora dopo 4 anni sono nate solo tre comunità volontarie, le quali hanno messo assieme solo poche funzioni".

"Se è vero che le comunità volontarie non partono - continua il consigliere dem - si potrebbe allora pensare di fare una proposta regionale che individui per legge delle aggregazioni territorialmente limitrofe, che abbiano in comune storia, profilo sociale, economia, cultura, dando un congruo tempo alle comunità interessate di esprimersi dopo una qualche forma di consultazione e alla fine giungere a un risultato di aggregazioni/comunità condivise".

"Questo potrebbe comportare una qualche modifica sugli organi elettivi dei piccoli Comuni, dove potrebbe essere utile avere una rappresentanza democratica ridotta come riferimento dei cittadini, fatto questo che non fa sparire identità, storia e cultura di ogni comunità", aggiunge Martines.

"Altro tema fondamentale per risolvere il problema del personale è quello delle risorse da destinare ai dipendenti al fine di rendere più appetibile il lavoro negli enti pubblici, lavoro amministrativo che per troppo tempo è stato valutato in maniera distorta, dando del mondo pubblico una visione di persone che svolgono in maniera lenta e poco costruttiva il loro lavoro".

"Invece il lavoro amministrativo è fondamentale per la vita delle nostre comunità e in quanto tale gli va riconosciuto il giusto valore, aderendo in sede contrattuale agli aumenti richiesti, ed elevando le indennità per coloro che hanno responsabilità e compiti di coordinamento. Solo cosi, assieme ad una forte comunicazione nel mondo scolastico del lavoro amministrativo nel pubblico, si possono motivare le nuove generazioni di lavoratori, le quali in un mondo cambiato sono molto propense ad accettare, diversamente dal passato - conclude Martines - situazioni di mobilità e di precarietà". ACON/COM/fa



Francesco Martines (Pd)