SICUREZZA. CABIBBO (FI): BENE VIDEOCAMERE IN PS, MA SERVE RISPETTO
(ACON) Trieste, 25 gen - "Bene l'installazione di dispositivi e
strumenti per la videosorveglianza per garantire la sicurezza,
l'incolumità e la serenità di medici, operatori sanitari e
professionisti, nonché per l'accertamento di eventuali fatti di
reato. Ma il primo passaggio non può che essere il recupero di un
profondo e autentico senso del rispetto da parte di tutti nei
confronti di chi ricopre un ruolo nel servizio pubblico. In
questo senso ciascuno di noi, ognuno con le proprie competenze e
per la sua parte, anche da semplice cittadino, deve impegnarsi
affinché mai si verifichino o possano essere tollerati atti di
sopraffazione o di violenza, verbale o fisica nei confronti di
dipendenti pubblici".
Questa la posizione espressa in una nota da Andrea Cabibbo,
capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, al termine
della presentazione del progetto di videosorveglianza per rendere
più sicuro il Pronto Soccorso di Pordenone, tenutasi questa
mattina presso l'ospedale Santa Maria degli Angeli alla presenza
dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.
Secondo Cabibbo "è fondamentale recuperare, a tutti i livelli,
una corretta comunicazione, un linguaggio adeguato e una
informazione che non alimentino quegli atteggiamenti cui si
riferisce la teoria delle broken windows, secondo la quale una
persona che entra in un palazzo abbandonato e vede una finestra
rotta si sente autorizzata ad assumere, a sua volta, condotte
emulative".
"Va bene ricorrere a strumenti che fungano da deterrente nei
confronti di atti violenti - fa presente il forzista -, ma qui
dobbiamo fare uno sforzo comune di responsabilità per riportare
la legittima critica nei confronti di qualsivoglia servizio
pubblico (basti pensare alle aggressioni a danno degli
insegnanti, degli autisti di autobus, degli impiegati di enti
pubblici, ecc.) entro un perimetro di correttezza, rispetto e
civiltà".
"I cittadini hanno il diritto di essere informati e di ricevere
servizi pubblici adeguati, ma laddove si possono verificare delle
criticità - conclude il consigliere -, siamo chiamati tutti ad
assumerci la responsabilità di comportamenti corretti e
collaborativi".
ACON/COM/rcm