SALUTE. OPPOSIZIONI: MOZIONE CONGIUNTA SU DIFESA CONSULTORI PUBBLICI
(ACON) Trieste, 27 gen - In seguito alla chiusura dei due
consultori di San Giovanni e San Giacomo di Trieste, e allo
spostamento dei servizi per l'infanzia dai distretti di Valmaura,
Roiano e San Giovanni, in Consiglio regionale approda una mozione
firmata da tutte le Opposizioni "per la difesa e, anzi, il
potenziamento dei servizi sociosanitari pubblici di prossimità.
La mozione è stata calendarizzata nella seduta di giovedì 1
febbraio". Lo si legge in una nota congiunta dei gruppi di
minoranza in Cr.
"Abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Giunta di
sviluppare un piano per il potenziamento dei servizi
sociosanitari pubblici di prossimità, in particolare consultori e
distretti - afferma Giulia Massolino, consigliera del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg e prima firmataria della mozione
sottoscritta dall'intera Opposizione -. L'attacco in corso alla
salute pubblica da parte della Maggioranza è evidente e va
fermato a livello politico. Visto che la precedente richiesta di
audire le parti sociali è stata ignorata, nonostante fosse stata
sottoscritta dall'intera Opposizione come da regolamento, abbiamo
chiesto anche di avviare un tavolo di confronto tra sindacati,
associazioni, vertici Asugi e parte politica. Infine, impegnamo
la Giunta a dare mandato all'Azienda Regionale di Coordinamento
per la Salute e alle Aziende Sanitarie regionali di individuare
le soluzioni per colmare le gravi mancanze che il territorio già
sta subendo".
"C'è un merito, ovvero il rischio di una riduzione di servizi sul
territorio, e c'è un metodo, quello del rifiuto di un confronto
nelle sedi opportune, quelle istituzionali in primis, che
respingiamo. Da qui il senso della mozione", commenta Roberto
Cosolini, consigliere regionale del Partito Democratico.
"Il presidente Fedriga afferma che i servizi socio sanitari
pubblici, per essere efficienti, non devono ammettere doppioni.
Per quanto riguarda i consultori di Trieste supera se stesso e
dimezza il numero. Il presidente dichiari una volta per tutte che
non ci saranno limiti per chi offrirà il servizio privato che
busserà alle porte dell'assessore per ottenere l'accreditamento e
la convenzione per raggiungere il numero necessario di
consultori, così come obbliga la normativa nazionale", aggiunge
Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi Sinistra.
"Accorpare servizi territoriali di prevenzione e assistenza
primaria come i consultori familiari contraddice il senso stesso
di cosa siano servizi di prossimità vicini ai cittadini. Si sta
azzerando una cultura sanitaria ottenuta con molta fatica",
conclude Furio Honsell di Open Sinistra Fvg.
ACON/COM/fa