AMIANTO. BULLIAN (PAT-CIV): RISARCIRE SOLO I LAVORATORI NON LE AZIENDE
(ACON) Trieste, 29 gen - "Dopo aver sollevato la questione del
nuovo Fondo per le vittime dell'amianto a livello regionale, che
rischiava di passare sotto silenzio, con la consapevolezza del
dissenso poi espresso da numerosi altri soggetti politici,
associativi e sindacali, ho presentato un'interrogazione al
presidente della Regione, alla quale riceverò risposta
presumibilmente nel corso della saeduta d'Aula di mercoledì
prossimo, 31 gennaio, sulla legge istitutiva e sul conseguente
decreto interministeriale del 5 dicembre 2023 su tale Fondo
(articolo 24, comma 2, del decreto-legge 34 del 30 marzo 2023,
convertito con modificazioni dalla legge 56/2023)".
Lo rende noto Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg.
"L'interrogazione - fa sapere ancora Bullian - chiede al
presidente Fedriga se e come intende intervenire presso
Parlamento e Governo affinché siano apportate le doverose
modifiche a un Fondo che appare discriminatorio e non interviene
esclusivamente a favore delle vittime dell'amianto. Infatti, con
questi recenti provvedimenti approvati dalla Maggioranza e dal
Governo di Destra, a beneficiare del Fondo non saranno, come
apparirebbe ovvio, solamente le vittime (maestranze esposte e
familiari eredi) ma pure le aziende responsabili delle malattie
dei lavoratori, anche nei casi già così sentenziati dai
Tribunali".
"Inoltre, complessivamente l'impianto della norma e il Fondo -
evidenzia l'esponente dei civici - si rivolgono esclusivamente a
una settoriale categoria di lavoratori (quella dei cantieri
navali) e di aziende (solo società partecipate pubbliche),
tradendo un'impostazione che appare assolutamente
discriminatoria".
Infine, specifica ancora Bullian, "considerato che il Fondo è
istituito con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 (come da integrazione
effettuata con la legge di stabilità di dicembre), si capisce che
la questione diventa scottante e ha una valenza pluriennale,
visto che per ora si è chiuso esclusivamente il bando riferibile
ai 20 milioni di euro del 2023. Per questo riteniamo sarebbe
opportuno che anche i portatori di interesse (associazioni di
esposti e vittime, rappresentanti sindacali) e la Commissione
regionale amianto venissero coinvolti dall'amministrazione
regionale, per raccogliere i loro pareri e formulare una
congiunta e condivisa richiesta al Parlamento e al Governo di
revisionare i parametri di accesso al Fondo, facendone
beneficiare esclusivamente le vere vittime (lavoratori e
famiglie)".
ACON/COM/rcm