SCUOLA. FASIOLO (PD): NO AD ACCORPAMENTO ISTITUTI GRADO-SAN CANZIAN
(ACON) Trieste, 30 gen - "Un appello all'assessore regionale
all'Istruzione, Alessia Rosolen, affinché riveda al più presto i
tanti accorpamenti scolatici, poco sensati e che generano forti
disagi, a partire da quello dell'istituto comprensivo Marco Polo
di Grado con quello di San Canzian".
Così, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd),
che spiega: "L'applicazione fin troppo 'diligente',
contrariamente ad altre Regioni, del decreto del ministro
Valditara, manca di un piglio "difensivo" dell'assessore rispetto
alla specificità della nostra Regione a statuto speciale di cui
non si fa paladina, trascurando questo elemento quasi fosse
secondario, e allineandosi alle Regioni a statuto ordinario".
"Ribadisco - prosegue l'esponente dem - quanto ho già avuto modo
di evidenziare durante l'ultima seduta della VI Commissione: con
l'accorpamento sopracitato si mette a rischio l'insularità del
comprensivo di Grado unitamente alla sua originalissima lingua
paleo-veneta cantata da Biagio Marin che, in un contesto diverso,
sarà contaminata e dispersa nella sua purezza. Si tratta di un
segnale di disattenzione culturale e di noncuranza grave, che
segna un passo indietro da più punti di vista".
Proseguendo, Fasiolo sottolinea che "dopo la caduta della Giunta
Kovatsch, in seguito a un incontro con un gruppo di ex
consiglieri di Opposizione, risulta che lo stesso commissario
Viola avesse approvato il 13 ottobre scorso una delibera in cui
chiedeva l'autonomia dell'istituto comprensivo fino al 2025/26.
Passaggio che purtroppo non è servito a nulla, considerando che
il Marco Polo verrà aggregato a quello di San Canzian, realtà per
storia, cultura e lingua del tutto diversa".
Secondo la consigliera di Opposizione "nulla è stato appreso dal
passato: superficialità, noncuranza, sciatteria, passano come un
rullo sui territori, danneggiando le popolazioni residenti nelle
aree più fragili, destinate a subire l'irrazionalità di scelte
finalizzate al risparmio, che si tradurranno in realtà in costi e
in malessere. Scelte che riguardano anche diverse aree del Fvg,
dove tutto è stato deciso senza ascoltare genitori, sindaci e
organizzazioni sindacali".
"Sorprende, infine, che Rosolen non si sia avvalsa della facoltà
offerta dal decreto Milleproroghe - conclude Fasiolo - che
permette l'attivazione di un ulteriore numero di autonomie
scolastiche pro tempore in misura non superiore al 2%, offrendo
comunque maggior tempo per riflettere su assetti migliorativi".
ACON/COM/li