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FONDI UE. BERNARDIS RELAZIONA AD AULA: UTILIZZATI BENE, POCO PERSONALE

31.01.2024
14:21
(ACON) Trieste, 31 gen - Incontestabile positività nella gestione dei Fondi, ma carenza nel personale a ciò assegnato: le due considerazioni sono riportate nella relazione che Diego Bernardis (Fp) ha fatto all'Aula in merito al Referto sulla gestione dei fondi comunitari da parte del Friuli Venezia Giulia, programmazione 2014-2020, deliberato lo scorso novembre dalla Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti e da cui emergono diversi risultati che ci pongono sul podio per impiego di risorse finanziarie a disposizione.

Quattro i protagonisti del settennato in esame: Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) "Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione"; Fondo sociale europeo (Fse) "Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione"; Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (Feasr), attuato a mezzo del Programma di sviluppo rurale (Psr); Fondo cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia. La loro dotazione finanziaria ammonta complessivamente a oltre un miliardo (1.086.684.791 euro), di cui 319.468.376 euro per il Fesr, 276.427.814 euro per il Fse, 398.600.812 euro per il Fears-Psr e 92.187.789 euro per l'Interreg Italia-Slovenia.

Bernardis ha riportato all'Aula che per la Sezione di controllo "in merito al Por Fesr, le dinamiche sono state positive per tutti gli assi di spesa nonostante le difficoltà causa pandemia. L'amministrazione non ha utilizzato l'accordo Stato-Regioni cosiddetto Provenzano (sostituire una parte della spesa prevista nell'ambito dei programmi italiani finanziati dai fondi Sie con le spese sanitarie sostenute dallo Stato per l'emergenza pandemica, a fronte della rendicontazione del 100% della spesa pubblica del Programma a valere sulla quota comunitaria Fesr), mantenendo così costante il livello di investimento comunitario sul territorio. La nostra Regione si è attestata al primo posto per performance realizzate".

Passando al Por Fse, che invece è stato integrato attraverso l'accordo Provenzano, "l'azione regionale è risultata efficace dal momento che risultano essere stati raggiunti i target di spesa e gli obiettivi intermedi fissati dalla programmazione comunitaria. La Sezione di controllo ha rilevato che, confrontando il rapporto tra spesa certificata e programmata da parte delle Regioni, il Fvg è al terzo posto nazionale".

"Anche la programmazione del Psr - così ancora il consigliere - è stata avviata in coerenza con gli obiettivi strategici di Europa 2020. La durata del Feasr è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022. La Corte ha affermato che i risultati rispecchiano una performance complessiva molto soddisfacente".

Infine, "per Interreg Italia-Slovenia gli obiettivi annuali di impegno, certificazione e pagamento sono stati conseguiti con anticipo nelle annualità di fine programmazione".

Se dunque per capacità di spesa il Fvg è ai primi posti ed è stata considerata positiva l'iniziativa di allocare risorse finanziarie regionali aggiuntive per ottenere performance più efficaci, una nota stonata che emerge nel Referto è legata al personale. Bernardis ha riportato che "la Corte ha ribadito la necessità di provvedere tempestivamente a un rafforzamento della struttura per sopperire al carico di lavoro derivante anche dal sovrapporsi della programmazione 2014-20 con quella 2021-27".

Il relatore ha quindi fatto sapere che in V Commissione di cui è presidente, l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha già riferito che "l'amministrazione regionale ha attivato alcuni strumenti per risolvere le criticità: in particolare, rispetto al Fesr e al problema della carenza del personale, è stato implementato un piano per rafforzare le risorse umane che operano nelle strutture gestionali del programma. L'assessore ha poi ricordato che sono stati raggiunti tutti gli obiettivi e, per questo, la Regione è riuscita a ricevere anche le risorse connesse alla regola N+3, avendo speso le risorse comunitarie nel triennio successivo all'anno del loro impegno".

Il consigliere regionale del Pd Andrea Carli ha, quindi, parlato di "soddisfazione per un impegno che travalica le tornate amministrative e che dunque è un risultato collegiale. Auspico che le risorse siano utilizzate per opere che consentono un ulteriore sviluppo alle nostre comunità".

Stessa soddisfazione anche per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che si è soffermato su una tematica a lui cara: "Far sì che questi progetti possano avere una ricaduta nel tempo e non siano attività spot come spesso accade, di mero utilizzo momentaneo di denaro, mentre va verificato negli anni quali iniziative hanno gettato le basi per una loro sostenibilità".

In chiusura, l'assessore Zilli ha rimarcato "risultati che portano lustro all'attività dell'amministrazione regionale" e ha fatto presente che "quanto a piano nazionale di ripresa e resilienza, la nostra è la seconda Regione del Nord-Est dopo l'Emilia Romagna per traguardi intermedi. Il modello Fvg, che è stato anche esportato per alcune linee dei Programmi, è vincente perché alleggerito da attività burocratiche superflue". La titolare delle Finanze ha, quindi, rassicurato "che il monitoraggio dei risultati viene fatto nel mentre e nel tempo, perché utile per la Ue ma anche per la stessa Regione Fvg, che vuole ricadute positive sul suo territorio". ACON/RCM



Diego Bernardis (Fp)
Andrea Carli (Fp)
Furio Honsell (Open)
L'assessore Barbara Zilli
La seduta d'Aula