FONDI UE. BERNARDIS RELAZIONA AD AULA: UTILIZZATI BENE, POCO PERSONALE
(ACON) Trieste, 31 gen - Incontestabile positività nella
gestione dei Fondi, ma carenza nel personale a ciò assegnato: le
due considerazioni sono riportate nella relazione che Diego
Bernardis (Fp) ha fatto all'Aula in merito al Referto sulla
gestione dei fondi comunitari da parte del Friuli Venezia Giulia,
programmazione 2014-2020, deliberato lo scorso novembre dalla
Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti e da cui
emergono diversi risultati che ci pongono sul podio per impiego
di risorse finanziarie a disposizione.
Quattro i protagonisti del settennato in esame: Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr) "Investimenti in favore della crescita
e dell'occupazione"; Fondo sociale europeo (Fse) "Investimenti in
favore della crescita e dell'occupazione"; Fondo europeo agricolo
di sviluppo rurale (Feasr), attuato a mezzo del Programma di
sviluppo rurale (Psr); Fondo cooperazione Interreg V-A
Italia-Slovenia. La loro dotazione finanziaria ammonta
complessivamente a oltre un miliardo (1.086.684.791 euro), di cui
319.468.376 euro per il Fesr, 276.427.814 euro per il Fse,
398.600.812 euro per il Fears-Psr e 92.187.789 euro per
l'Interreg Italia-Slovenia.
Bernardis ha riportato all'Aula che per la Sezione di controllo
"in merito al Por Fesr, le dinamiche sono state positive per
tutti gli assi di spesa nonostante le difficoltà causa pandemia.
L'amministrazione non ha utilizzato l'accordo Stato-Regioni
cosiddetto Provenzano (sostituire una parte della spesa prevista
nell'ambito dei programmi italiani finanziati dai fondi Sie con
le spese sanitarie sostenute dallo Stato per l'emergenza
pandemica, a fronte della rendicontazione del 100% della spesa
pubblica del Programma a valere sulla quota comunitaria Fesr),
mantenendo così costante il livello di investimento comunitario
sul territorio. La nostra Regione si è attestata al primo posto
per performance realizzate".
Passando al Por Fse, che invece è stato integrato attraverso
l'accordo Provenzano, "l'azione regionale è risultata efficace
dal momento che risultano essere stati raggiunti i target di
spesa e gli obiettivi intermedi fissati dalla programmazione
comunitaria. La Sezione di controllo ha rilevato che,
confrontando il rapporto tra spesa certificata e programmata da
parte delle Regioni, il Fvg è al terzo posto nazionale".
"Anche la programmazione del Psr - così ancora il consigliere - è
stata avviata in coerenza con gli obiettivi strategici di Europa
2020. La durata del Feasr è stata prorogata fino al 31 dicembre
2022. La Corte ha affermato che i risultati rispecchiano una
performance complessiva molto soddisfacente".
Infine, "per Interreg Italia-Slovenia gli obiettivi annuali di
impegno, certificazione e pagamento sono stati conseguiti con
anticipo nelle annualità di fine programmazione".
Se dunque per capacità di spesa il Fvg è ai primi posti ed è
stata considerata positiva l'iniziativa di allocare risorse
finanziarie regionali aggiuntive per ottenere performance più
efficaci, una nota stonata che emerge nel Referto è legata al
personale. Bernardis ha riportato che "la Corte ha ribadito la
necessità di provvedere tempestivamente a un rafforzamento della
struttura per sopperire al carico di lavoro derivante anche dal
sovrapporsi della programmazione 2014-20 con quella 2021-27".
Il relatore ha quindi fatto sapere che in V Commissione di cui è
presidente, l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha
già riferito che "l'amministrazione regionale ha attivato alcuni
strumenti per risolvere le criticità: in particolare, rispetto al
Fesr e al problema della carenza del personale, è stato
implementato un piano per rafforzare le risorse umane che operano
nelle strutture gestionali del programma. L'assessore ha poi
ricordato che sono stati raggiunti tutti gli obiettivi e, per
questo, la Regione è riuscita a ricevere anche le risorse
connesse alla regola N+3, avendo speso le risorse comunitarie nel
triennio successivo all'anno del loro impegno".
Il consigliere regionale del Pd Andrea Carli ha, quindi, parlato
di "soddisfazione per un impegno che travalica le tornate
amministrative e che dunque è un risultato collegiale. Auspico
che le risorse siano utilizzate per opere che consentono un
ulteriore sviluppo alle nostre comunità".
Stessa soddisfazione anche per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg),
che si è soffermato su una tematica a lui cara: "Far sì che
questi progetti possano avere una ricaduta nel tempo e non siano
attività spot come spesso accade, di mero utilizzo momentaneo di
denaro, mentre va verificato negli anni quali iniziative hanno
gettato le basi per una loro sostenibilità".
In chiusura, l'assessore Zilli ha rimarcato "risultati che
portano lustro all'attività dell'amministrazione regionale" e ha
fatto presente che "quanto a piano nazionale di ripresa e
resilienza, la nostra è la seconda Regione del Nord-Est dopo
l'Emilia Romagna per traguardi intermedi. Il modello Fvg, che è
stato anche esportato per alcune linee dei Programmi, è vincente
perché alleggerito da attività burocratiche superflue". La
titolare delle Finanze ha, quindi, rassicurato "che il
monitoraggio dei risultati viene fatto nel mentre e nel tempo,
perché utile per la Ue ma anche per la stessa Regione Fvg, che
vuole ricadute positive sul suo territorio".
ACON/RCM