QUESTION TIME. TELEMEDICINA, AMIANTO E FUTURO PUNTI NASCITA
(ACON) Trieste, 31 gen - Sono stati i temi della salute e quelli
relativi alla Protezione civile a impegnare gran parte del tempo
dedicato alle interrogazioni a risposta immediata indirizzate dai
consiglieri, tutti di Opposizione, all'assessore regionale
Riccardo Riccardi.
Al centro dell'interrogazione posta dalla consigliera Laura
Fasiolo (Pd) la richiesta di conoscere lo stato di attuazione del
cronoprogramma definito con il Piano operativo regionale
telemedicina e le eventuali criticità, ma anche le possibili
opportunità emerse in corso d'opera. Replicando, l'esponente
della Giunta ha snocciolato i numeri rilevati ai servizi da
attivare previsti nel Piano come televisita, teleconsulto,
teleassistenza, telemonitoraggio e infrastruttura, nonché i
numeri in merito ai pazienti attualmente assistiti.
La scarsa attenzione rivolta al principio di prossimità nel
Friuli Occidentale con l'accorpamento previsto nel Piano
Attuativo 2024 di Asfo (da 5 distretti a 3 distretti rispetto al
2023) è stato sollevato da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che
ha chiesto chiarimenti su come tale scelta possa incidere
sull'entità e sulla prossimità dei servizi di assistenza
territoriale in Asfo. In particolar modo, l'assistenza
consultoria dell'area materno-infantile territoriale e
l'assistenza sanitaria territoriale alle donne per tutte le fasce
di età, inclusa la menopausa. Riccardi, fornendo gli orari di
apertura dei consultori e i luoghi in cui sono operativi, ha
sottolineato come l'accorpamento dei distretti non avrà alcuna
ripercussione sui servizi finora forniti che non saranno in alcun
modo compromessi.
Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha chiesto
delucidazioni in merito alle azioni che la Regione intende
intraprendere sul nuovo Fondo per le vittime dell'amianto, al
fine di risarcire i lavoratori e non le aziende responsabili
delle malattie, intervenendo presso il Parlamento e Governo
affinché siano apportate le doverose modifiche. L'assessore alla
Salute ha sottolineato che "ci impegneremo per promuovere delle
iniziative nelle sedi competenti che abbiano la giusta
considerazione della platea dei soggetti legittimati ad accedere
al fondo, considerando anche tutti i lavoratori esposti
all'amianto e coloro che hanno sviluppato patologie correlate,
nonché in caso di decesso nei confronti dei loro eredi".
Informazioni in merito ai dettagli con i quali saranno decisi i
criteri per l'allocazione del salario aggiuntivo per il personale
del Servizio sanitario regionale sono state avanzate da Roberto
Cosolini (Pd) che ha ribadito come si tratti di uno strumento
importante, sia per rendere attrattivo il Sar pubblico, sia per
far rimanere i professionisti all'interno dello stesso. Pertanto,
ha evidenziato, si tratta di una leva fondamentale per la
garanzia della sussistenza del servizio pubblico.
"L'obiettivo - ha replicato Riccardi - è quello di rendere
omogenee, a livello regionale, le quote medie pro capite
disponibili e il trattamento accessorio complessivo del
dipendente, appianando così le differenze esistenti e rendendo
stabile l'incremento dei fondi. Fondi che restano disponibili
nelle dimensioni precedenti e, quindi, ogni azienda potrà
misurare le oggettive necessità e utilizzare le risorse che
potranno essere definite, senza comprimere la negoziazione con i
sindacati".
Francesco Martines (Pd) si è soffermato, insieme al collega di
partito Nicola Conficoni, sulla questione dei punti nascita. Il
primo ha chiesto di fare chiarezza sulla loro riorganizzazione.
Conficoni ha invece suggerito un confronto pubblico sulle sorti
del punto nascita di San Vito al Tagliamento.
"La dinamica demografica - ha spiegato Riccardi - registrava nel
2010 un numero dei parti pari a 10.265, diminuiti anno dopo anno,
per arrivare nel 2023 a 7400. La nostra regione è al 17mo posto
in termini di natalità. Il vero problema oggi non riguarda
neppure più il numero dei parti, ma altri temi come, per esempio,
quello del personale. A tal proposito siamo in attesa dei dati
che emergeranno dallo studio messo in atto dai consulenti di
Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) che
ci permetteranno di avere un quadro sui possibili interventi
riorganizzativi".
Duro botta e risposta, invece, con Conficoni definito da Riccardi
un politico "a caccia di consensi, sottolineando che non è mai
mancata la disponibilità al confronto, ricordando che tale scelta
non è stata politica bensì aziendale". Il dem, dal canto suo, ha
ricordato "come sul punto nascita di San Vito manchi chiarezza e
che basterebbe una diversa riorganizzazione del personale per
consentire alla struttura di ritornare operativa".
Al centro del documento presentato da Andrea Carli (Pd) ci sono,
invece, gli investimenti previsti per il complesso ospedaliero di
Maniago per la realizzazione di una Casa di Comunità e un
ospedale di Comunità con il relativo cronoprogramma,
sottolineando come l'Amministrazione di Maniago non abbia mai
potuto avere un confronto con la direzione generale di Asfo in
merito al progetto. Una mancanza di confronto con il sindaco che
sarà colmata grazie all'impegno preso dall'esponente di Giunta
che ha annunciato un suo diretto interessamento.
Marco Putto (Patto-Civica) ha chiesto delucidazioni in merito a
quali criteri di priorità verranno impiegati per i ristori alla
luce dei danni conseguenti agli eventi meteoclimatici estremi del
luglio 2023. "Tutte le informazioni in merito ai ristori dedicati
ai privati - ha sottolineato Riccardi - sono già contenute nella
delibera depositata lo scorso 29 dicembre, mentre a breve sarà
possibile la consultazione di un nuovo documento dedicato al
comparto agricolo e le attività produttive".
Stesso Gruppo consiliare di appartenenza anche per Simona Liguori
che ha chiesto chiarimenti in merito a cosa si intenda fare per
rendere sempre attiva l'automedica del Pronto soccorso di
Latisana, garantendo la presenza di personale medico e il
servizio H24. In risposta Riccardi ha dichiarato che le
convenzioni messe in atto nel 2024 per garantire l'attività
dell'automedica sono state riconfermate oppure sono in via di
riattivazione.
Infine, in merito alla richiesta del dem Massimo Mentil su quando
sarà concluso l'intervento per la ricostruzione del ponte sul
torrente But nel Comune di Paluzza, si è appreso che il
collegamento per raggiungere l'abitato e il tempio ossario di
Timau subisce l'ennesimo rinvio e non verrà realizzato prima del
2026.
2 - fine
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