FOIBE. GHERSINICH (LEGA): DA PELLEGRINO PAROLE GRAVI DI NEGAZIONISMO
(ACON) Trieste, 6 feb - "Leggo con sgomento, ma senza stupore,
le parole della consigliera regionale Pellegrino che definisce il
dramma delle foibe come revisionismo, andando implicitamente a
negare quella tragedia".
Lo afferma in una nota Giuseppe Ghersinich, consigliere regionale
della Lega.
"Il dramma delle foibe e dell'esodo non riguardò solo gli
italiani - spiega Ghersinich -, ma fu una vicenda tragica che
coinvolse tutti coloro che venivano ritenuti oppositori del
regime titino, senza ritornare sugli eccidi ai danni delle
popolazioni di lingua italiana basta pensare a Huda jama (grotta
maligna, in lingua slovena) dove sono state di recente rinvenute
migliaia di salme, oppure al massacro di Bleiburg, nella vicina
Carinzia, dove alla fine del conflitto vennero uccise tra le
30.000 e le 60.000 persone. Ancora oggi molte di quelle vittime
riposano anonime nei boschi della Slovenia, in attesa che la
verità storica possa emergere".
"Queste tragedie si possono inquadrare in una grande operazione
che fu fatta dai regimi comunisti ai danni dei loro oppositori e
che provocò innumerevoli vittime e esodi forzati, lo stesso
Parlamento europeo - ricoda il consigoliere della Lega - ha
riconosciuto in una risoluzione del 2019 i crimini del
comunismo".
"La mia famiglia ha subito direttamente quelle violenze, vicende
drammatiche che hanno segnato la vita di tante persone di quella
generazione. Proprio per questo - chiosa Ghersinich - non
dobbiamo mai abbassare la guardia contro vecchi e nuovi
negazionismi che, anche a distanza di tanti anni, cercano
costantemente di disconoscere quelle tragedie del secolo scorso".
ACON/COM/rcm