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FOIBE. GHERSINICH (LEGA): DA PELLEGRINO PAROLE GRAVI DI NEGAZIONISMO

06.02.2024
12:51
(ACON) Trieste, 6 feb - "Leggo con sgomento, ma senza stupore, le parole della consigliera regionale Pellegrino che definisce il dramma delle foibe come revisionismo, andando implicitamente a negare quella tragedia".

Lo afferma in una nota Giuseppe Ghersinich, consigliere regionale della Lega.

"Il dramma delle foibe e dell'esodo non riguardò solo gli italiani - spiega Ghersinich -, ma fu una vicenda tragica che coinvolse tutti coloro che venivano ritenuti oppositori del regime titino, senza ritornare sugli eccidi ai danni delle popolazioni di lingua italiana basta pensare a Huda jama (grotta maligna, in lingua slovena) dove sono state di recente rinvenute migliaia di salme, oppure al massacro di Bleiburg, nella vicina Carinzia, dove alla fine del conflitto vennero uccise tra le 30.000 e le 60.000 persone. Ancora oggi molte di quelle vittime riposano anonime nei boschi della Slovenia, in attesa che la verità storica possa emergere".

"Queste tragedie si possono inquadrare in una grande operazione che fu fatta dai regimi comunisti ai danni dei loro oppositori e che provocò innumerevoli vittime e esodi forzati, lo stesso Parlamento europeo - ricoda il consigoliere della Lega - ha riconosciuto in una risoluzione del 2019 i crimini del comunismo".

"La mia famiglia ha subito direttamente quelle violenze, vicende drammatiche che hanno segnato la vita di tante persone di quella generazione. Proprio per questo - chiosa Ghersinich - non dobbiamo mai abbassare la guardia contro vecchi e nuovi negazionismi che, anche a distanza di tanti anni, cercano costantemente di disconoscere quelle tragedie del secolo scorso". ACON/COM/rcm



  • Giuseppe Ghersinich (Lega)
    Giuseppe Ghersinich (Lega)