FOIBE. GIACOMELLI (FDI): DICHIARAZIONI INQUALIFICABILI DELLA SINISTRA
(ACON) Trieste, 6 feb - "Puntualmente, in occasione del Giorno
del Ricordo, da esponenti della Sinistra italiana giungono
dichiarazioni inqualificabili che tendono a ridurre la vicenda
delle foibe come se agli aguzzini di Tito si potessero concedere
in fondo delle attenuanti generiche per una lotta/vendetta
rispetto al fascismo".
Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale,
Claudio Giacomelli, che aggiunge: "Quest'anno tocca alla
consigliera regionale Pellegrino rendersi protagonista di questa
vergogna nazionale. Spieghi la consigliera, sempre se ne è
capace, se le atroci vicende delle foibe e dell'esodo fossero
colpa dell'Italia, il fatto che Tito sia il responsabile anche
del massacro di migliaia e migliaia di sloveni così come degli
eccidi di sacerdoti e suore di ogni nazionalità. Erano tutti
fascisti? Donne e anziani? Sloveni ed ecclesiastici?"
"Si è trattato invece - spiega Giacomelli - di un massacro tipico
delle rivoluzioni comuniste che uccidono e annientano gli
avversari politici, dove gli italiani erano per presunzione
nemici del popolo e dove nessuno era al sicuro. Le dichiarazioni
della Pellegrino ricordano quelle di quei comunisti italiani che
nel dopoguerra sputavano e osteggiavano i profughi istriani,
fiumani e dalmati. E dire che già nel 2011 la Corte
costituzionale della Repubblica di Slovenia ha vietato nuove
intitolazioni a Tito in quanto capo di uno 'Stato comunista
contraddistinto da tante e pesanti violazioni dei diritti umani e
delle fondamentali libertà, e una via a lui dedicata offende le
vittime del regime di cui lui era capo'".
Conclude il consigliere di Centrodestra: "Questa Sinistra inizi
ad ammettere che i comunisti di Tito non erano liberatori, ma
volgari assassini; giù le mani dal popolo istriano, giù le mani
dal Giorno del Ricordo".
ACON/COM/rcm