SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): SÌ A PIÙ POSTI IN SCUOLE SPECIALIZZAZIONE
(ACON) Trieste, 7 feb - "I professionisti non medici, quali
biologi, farmacisti, chimici e altri, rivestono un ruolo cruciale
nel sistema sanitario e dell'assistenza, contribuendo
significativamente al progresso e al benessere delle nostre
comunità. I posti nelle scuole di specializzazione sono però
limitati, ecco perché proponiamo alla Regione di dare il via
libera ai posti in sovrannumero anche in Friuli Venezia Giulia".
Questo quanto affermato in una nota dalla consigliera regionale
Simona Liguori, del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"È necessario - spiega Liguori - che la Regione si attivi per
promuovere e adottare misure concrete per consentire
l'istituzione di posti in eccedenza nelle scuole di
specializzazione, garantendo così la possibilità di attingere ad
un elevato livello di competenza e professionalità nei settori
scientifici e sanitari".
"La limitata disponibilità di posti nelle scuole di
specializzazione - continua la consigliera del Patto-Civica Fvg -
costituisce un ostacolo alla formazione avanzata di
professionisti non medici, compromettendo lo sviluppo di
specializzazioni e riducendo l'implementazione dei servizi
offerti: ciò crea una situazione di impasse per molti
professionisti della sanità della nostra regione che già lavorano
da diversi anni in strutture convenzionate e negli istituti
scientifici Irccs".
La consigliera di Opposizione cita anche il caso dell'Università
di Padova, dove sono consentite quindici unità in eccedenza: "In
altre regioni si apre alla possibilità di andare in sovrannumero,
avendo compreso l'importanza del problema. Invece da noi i
professionisti sono messi nelle condizioni estreme di dover
decidere tra la scelta di formarsi in altre università, fuori
dalla nostra regione, e quella di mantenere il posto di lavoro
conseguito con tanti sacrifici".
"Va preso esempio chi ha saputo agire per tempo evitando di
perdere delle opportunità, procedendo con un urgente monitoraggio
del fabbisogno del Fvg, di quale sia la richiesta di posti a
disposizione che, se attivati, darebbero la possibilità a chi già
lavora nel mondo della sanità di formarsi rimanendo qui. È
necessario - conclude Liguori - adottare misure concrete per
consentire l'istituzione di posti in esubero".
ACON/COM/mv