STAMPA. CAPOZZI (M5S): SOLIDALI CON ASSANGE PER DIRITTO INFORMAZIONE
(ACON) Trieste, 19 feb - "Con la nostra mozione, abbiamo voluto
portare all'attenzione del Consiglio regionale la questione di
Julian Assange, rilevante e di interesse internazionale perché a
essere compromessi sono la libertà di stampa e il diritto
d'informazione. La discussione cade nel giorno in cui a Londra
verrà decisa l'estradizione negli Stati Uniti, che se avesse
seguito, comporterebbe per Assange il rischio di una condanna
fino a 175 anni di carcere".
Ad annunciare in una nota la discussione di una mozione in
Consiglio regionale per esprimere solidarietà al fondatore del
sito Wikileaks è l'esponente del Movimento 5 Stelle Rosaria
Capozzi, che da anni segue questa vicenda insieme
all'europarlamentare Sabrina Pignedoli.
"Parliamo di una vicenda umana e giudiziaria senza precedenti.
Assange - ricorda Capozzi - è un informatico, giornalista, la cui
attività è divenuta di interesse globale quando sono state
pubblicate le prove di abusi compiuti dalle truppe americane in
Iraq e Afghanistan, oltre ad atti di spionaggio compiuti dalle
agenzie governative americane nei confronti di altri Paesi:
parliamo di informazioni vere, e rilevanti per l'opinione
pubblica".
"Si sono espresse al riguardo e ne hanno chiesto la scarcerazione
numerose associazioni, in primis Amnesty International. La sua
detenzione, infine fa specie soprattutto per il periodo storico
in cui avviene, in cui l'Occidente - ribadisce Pignedoli - è
impegnato in una dura condanna contro la censura e la
discriminazione delle voci dissidenti in Paesi come Russia e
Cina. Assange è un caso emblematico".
"Quello che sta subendo non riguarda solo lui, la sua famiglia e
i giornalisti di WikiLeaks: riguarda tutti noi. È a rischio il
nostro diritto di conoscere, in quanto cittadini, cosa fanno i
Governi che ci rappresentano, soprattutto quando ci sono in gioco
gravi violazioni di diritti umani. Assange - concludono le due
portavoci M5S - costituisce un'occasione di riflessione sul
diritto fondamentale della libertà di informazione, riconosciuto
dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla
Costituzione. Se ci diciamo oppositori dell'autocrazia, non
possiamo non difendere il tratto più distintivo della nostra
democrazia, ovvero la libertà di informazione".
ACON/COM/fa