FOTOVOLTAICO. CAPOZZI (M5S): SU DIFFUSIONE, REGIONE ANCORA PERDE TEMPO
(ACON) Trieste, 5 mar - "Il tema energia è quanto mai attuale,
in particolar modo l'apporto delle fonti rinnovabili. Come M5S lo
abbiamo sempre ritenuto una necessità diffondere il fotovoltaico,
ma riteniamo che bisogna tutelare agricoltura e paesaggi. La
crescita della produzione delle energie pulite è oggi più che mai
necessaria, ma non può realizzarsi in maniera incontrollata".
Ad affermarlo in una nota è la consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, alla fine delle audizioni
sull'installazione di impianti fotovoltaici sul suolo, incluso
quello particolare agricolo, tenutesi in IV Commissione
consiliare e voluta in primis da Coldiretti.
"Per la diffusione del fotovoltaico - sostiene ancora la Capozzi
- occorre guardare a quegli spazi già antropizzati e
inutilizzati, con centinaia di ettari di tetti di capannoni ed
edifici pubblici ancora da sfruttare, ma soprattutto con le
numerose discariche e cave presenti nella nostra regione.
Vogliamo sottolineare i rischi per i territori rurali, in
particolar modo di quelli di pregio agricolo, ambientale e
paesaggistico e in tal senso ricordare agli assessori regionali
che grazie al ministro Patuanelli si è potuto definire nel
dettaglio la differenza tra agrovoltaico e fotovoltaico a terra".
"I ritardi della Regione hanno permesso l'approvazione di mille
ettari di campi fotovoltaici su terreni del Friuli Venezia Giulia
negli ultimi due anni. Scontiamo un leggero ritardo di 14 anni,
in cui non si è voluto porre un freno alle autorizzazioni e lo si
prova a fare solamente ora, quando ormai le pratiche per riempire
la nostra pianura sono ben che avanzate".
"L'audizione di oggi avrebbe dovuto dare risposte agli
intervenuti, ma soprattutto ad una semplice domanda", fa presente
la pentastellata, ovvero se "vogliamo porre un freno a questi
impianti o vogliamo continuare ad allargare le braccia. Ma dopo 3
ore di audizione, ancora non è stata fornita alcuna risposta".
ACON/COM/rcm