ENERGIA. PATTO-CIVICA: MANCA UNA POLITICA DI PIANIFICAZIONE REGIONALE
(ACON) Trieste, 5 mar - "Le audizioni che oggi hanno avuto luogo
in IV Commissione hanno confermato ancora una volta l'assenza di
una reale politica energetica regionale, a partire da una seria
azione di pianificazione rispetto al tema della produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili. Il risultato è l'assalto
alle migliaia di ettari di terreni agricoli su cui si stanno
installando enormi parchi fotovoltaici".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per
l'autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo. "Serve una legge e
un'azione amministrativa immediata che fermi la speculazione che
sta distruggendo gran parte della pianura friulana - sottolinea
Moretuzzo -. Oggi il Friuli Venezia Giulia è uno dei bersagli
preferiti da parte dei fondi di investimento che si stanno
accaparrando i terreni per la realizzazione di mega impianti
fotovoltaici. La Giunta Fedriga ha avuto tutto il tempo per
intervenire".
"Non vi è più dubbio che la conversione energetica si farà -
aggiunge la collega di gruppo Giulia Massolino -. Il punto è
come: il ruolo del pubblico è fondamentale per garantire una
giusta transizione. Tutti gli interventi odierni hanno
sottolineato l'urgenza di pianificare e legiferare, partendo da
uno studio accurato sulle potenzialità energetiche delle
superfici e infrastrutture già sfruttabili. Finora c'è stato un
colpevole ritardo".
"È assurdo - prosegue l'esponente di Opposizione - mettere in
competizione il settore primario con l'esigenza di produrre
energia pulita, senza aver prima fatto tutto il possibile per
ridurre i consumi puntando sull'efficientamento e riempiendo le
superfici ad oggi disponibili".
"Assistiamo a un paradosso non più tollerabile - sottolinea il
consigliere Marco Putto -. Nella nostra regione serve
un'autorizzazione paesaggistica per installare un metro quadrato
di fotovoltaico sul tetto di una casa privata, ove ritenuto
visivamente impattante in zona tutelata, e, contemporaneamente, a
distanza ravvicinata, si tollerano ettari di pannelli in zona
agricola senza un minimo di pianificazione sovraordinata".
"Inoltre - conclude Putto - si ripropone nella sua complessità il
tema colturale a cui si continua a non dare risposta: che cosa si
potrà coltivare al di sotto degli impianti agro-fotovoltaici?
Verso quale direzione vogliamo portare la nostra agricoltura, che
necessiterebbe dell'individuazione di specifiche aree ritenute
idonee per questo tipo di impianti?".
ACON/COM/sm