ELEZIONI. DI BERT (FP): NO NORME AD PERSONAM MA ALLINEAMENTO NAZIONALE
(ACON) Trieste, 14 mar - "A volte sembra che il Pd parli allo
specchio. Se c'è una componente politica confusa e divisa nelle
opinioni, quelli sono proprio loro. Ciò è dimostrato, ancora una
volta, dalle posizioni assunte in materia di modifiche alle norme
elettorali", commenta in una nota il capogruppo di Fedriga
Presidente in Consiglio regionale, Mauro Di Bert, replicando a
quando detto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa,
dagli esponenti del Pd del Friuli Venezia Giulia.
"Nella proposta di legge di questa Maggioranza - spiega Di Bert -
non c'è nessuna norma ad personam o voluta per garantire
poltrone, ma un allineamento con quanto già previsto a livello
nazionale (terzo mandato) e una presa di coscienza
dell'allarmante dato legato all'astensionismo. Pur consci che
quanto proposto non potrà essere la soluzione a un fenomeno come
il mancato esercizio del voto da parte dei cittadini, il voler
concentrare, nel caso di ballottaggio, le operazioni di voto in
una sola giornata è dettato dal buon senso, per evitare di
disperdere elettori tra una tornata e l'altra".
"A fronte di un secco no al terzo mandato, stupisce poi leggere
che sono gli stessi esponenti del Pd a sottolineare le difficoltà
nel trovare nei piccoli Comuni chi si occupi della cosa pubblica.
Solo che la mancanza di 'vocazione' ormai è generale, non solo
dei piccoli Comuni, e proprio per sopperire a tale fenomeno la
Maggioranza regionale ha proposto con la condivisione del Cal,
l'estensione del terzo mandato nei centri fino a 15mila abitanti".
"Va sottolineato - aggiunge l'esponente di Centrodestra - che
l'esperienza maturata da un sindaco nel corso di uno o due
mandati dev'essere giudicata come un valore aggiunto, tutto a
vantaggio della sua comunità. Se avrà lavorato bene saranno gli
elettori a riconoscerlo, confermandolo. Concetto questo che, a
nostro giudizio, può trovare applicazione anche per quanto
riguarda il terzo mandato dei presidenti di Regione".
"Sinceramente spiace - conclude Di Bert - che ogni provvedimento
o misura di questa Maggioranza siano criticati e sminuiti con
toni spesso inutilmente sarcastici e polemici".
ACON/COM/rcm