ELEZIONI. MASSOLINO (PAT-CIV): CDX MASCHILISTA CONTRO PARITÀ DI GENERE
(ACON) Trieste, 21 mar - "Scandaloso quanto è stato affermato
oggi in Aula, relativamente all'emendamento che abbiamo
presentato per chiedere di sostituire i termini 'il candidato'
con 'la persona candidata' nel disegno di legge elettorale in
discussione".
Lo afferma in una nota Giulia Massolino, consigliera del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg e prima firmataria dell'emendamento,
poi sottoscritto da tutti i Gruppi di opposizione.
"Le argomentazioni con le quali la destra ha giustificato la
bocciatura compatta dell'emendamento - aggiunge la Massolino
-erano a dir poco traballanti, ma è inaccettabile che le parole
fuori microfono di un consigliere della Maggioranza 'non vi ho
mica detto di stare a casa a fare il sugo' non siano state
riprese dalla presidenza del Consiglio".
"Lo dice la grammatica italiana, e lo ha chiarito perfettamente
l'accademia della Crusca, anche per gli atti amministrativi: i
femminili esistono e vanno usati. Utilizzare solamente il
maschile, specialmente quando al singolare - prosegue la
consigliera -, è da evitare. Non è una questione formale: come
afferma la linguista Vera Gheno, le parole sono ponti verso mondi
di significati, che ci definiscono agli occhi delle altre
persone, dunque legittimando e normalizzando la presenza
femminile in ruoli che a troppo a lungo sono stati preclusi e
costruendo il corrispettivo immaginario sociale, soprattutto
nelle aspirazioni delle più piccole".
"Il ddl 15 è stato un'occasione per far emergere il tema, ma
quella di adeguare lo stile linguistico di tutti gli atti
legislativi è una proposta che continueremo a portare avanti in
altre occasioni. Serve un cambio culturale e la scarsa
rappresentanza femminile in politica nel nostro territorio, e
ancor di più nell'Aula regionale, è un evidente segnale di questa
necessità".
ACON/COM/rcm