ISTITUZIONI. MARCOLIN (CRPO): GARANTISCANO PARITÀ E RISPETTO DI GENERE
(ACON) Trieste, 23 mar - "Oggi più di un giornale ha riportato
episodi contrari al rispetto delle persone, inclusa la parità di
genere, all'interno del Consiglio regionale. È importante
sottolineare che in un contesto istituzionale come quello, dove
molti uomini e donne si impegnano concretamente per promuovere
proprio la parità di genere e il rispetto, tali comportamenti
sono deplorevoli e ci fanno compiere giganti passi indietro".
Lo afferma in una nota Dusy Marcolin, presidente della
Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo Fvg).
"Riguardo al primo episodio - spiega la Marcolin -, la battuta
infelice e deplorevole della consigliera Serena Pellegrino nei
confronti del consigliere Alessandro Basso è già stato
sottolineato che si tratta di una pesante affermazione, non ci
sono scuse o attenuanti che possano giustificarla. Ma parimenti
stigmatizzo qualsiasi espressione venga rivola al genere
femminile che ne riduca o ridicolizzi il ruolo che riveste".
"Per quanto riguarda il secondo episodio riportato dagli organi
di informazione e che coinvolge questioni legate alla
discriminazione sul luogo di lavoro - prosegue la presidente -, è
doveroso il coinvolgimento della Consigliera di Parità, la quale
possiede le competenze necessarie per intervenire. Tutti i
comportamenti che risultino discriminatori devono essere
condannati fermamente: l'impegno della Crpo Fvg per promuovere il
rispetto, in ogni ambito, è costante".
"È importante avviare le procedure necessarie per stabilire
responsabilità ed eventuali conseguenze - aggiunge la
rappresentante della Commissione regionale per le pari
opportunità del Fvg -, ma è altrettanto cruciale ricordare che il
Consiglio regionale non è competente per il proseguimento
giudiziario di tali fatti, il quale spetta alla Magistratura. È
deplorevole che in questo Paese sia diffusa la tendenza a
lanciare accuse senza assumersene la responsabilità. È necessario
avere il coraggio di affrontare le situazioni fino in fondo e
dimostrare coerenza tra parole e azioni. Le parole pronunciate
spesso riflettono il vero pensiero, e questo comportamento non è
dignitoso per nessuno".
ACON/COM/rcm