LAVORO. MORETUZZO (PATTO-CIVICA): DATI NEGATIVI SU OCCUPAZIONE
(ACON) Trieste, 26 mar - "Se l'occupazione italiana vola,
quella del Friuli-Venezia Giulia segna un record negativo. Lo ha
evidenziato, numeri alla mano, l'economista Fulvio Mattioni, ieri
nel corso della tavola rotonda "Fvg: Sos Lavoro, occupazione &
precariato: come andare oltre?", organizzata dai gruppi
consiliari di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg e Pd, con la
collaborazione di RilanciaFriuli, per riflettere sui problemi che
riguardano il lavoro sul nostro territorio e, a partire dai dati
più aggiornati, identificare le criticità e individuare le azioni
più urgenti alle quali saranno chiamate la politica e le parti
sociali".
Lo sottolinea, in una nota, il capogruppo del Patto-Civica,
Massimo Moretuzzo. "I dati ci parlano di una realtà in cui le
persone giovani scappano all'estero, di contratti solidi in
diminuzione (13646 tempi indeterminati in meno dal 2022 al 2023),
di un Friuli sempre più in difficoltà e meno attrattivo per nuova
forza lavoro, anche per le persone migranti - commenta il
capogruppo -. Di fronte a questa situazione, vanno utilizzate in
maniera più efficiente ed efficace le risorse pubbliche, mai così
tante come negli ultimi anni".
"È necessario - aggiunge l'esponente autonomista - investire in
una manifattura di qualità nella prospettiva della transizione
ecologica ed energetica. Invece la Giunta Fedriga preferisce
stanziare 80 milioni per impianti di sci a bassa quota e 170
milioni per il trasferimento degli uffici regionali negli ex
magazzini portuali di Trieste, operazioni prive di senso. Eppure
abbiamo a disposizione uno strumento straordinario come la
specialità regionale che, se usata bene, comporterebbe una
gestione più snella e vicina al sistema delle imprese".
"Invece spesso la Regione arriva tardi, come è successo nel caso
della norma di attuazione sui contratti pubblici, e deve
utilizzare le norme statali, a differenza di quanto fanno le
Province di Trento e Bolzano. Ci auguriamo - continua Moretuzzo -
che non venga fatto lo stesso errore con il recepimento della
direttiva europea sull'efficientamento energetico degli edifici,
indirizzo che potrebbe dare una spinta formidabile alle filiere
dell'edilizia del nostro territorio e su cui la specialità
regionale può aiutarci a fare prima e meglio dello Stato quello
che serve".
"I numeri illustrati non possono più essere ignorati e si
impongono al dibattito politico, economico e sociale in regione.
E fotografano una situazione diversa da quella fornita
dall'informazione di fonte regionale. Va predisposto - conclude
Moretuzzo - un piano di rilancio della regione e in particolare
dell'area friulana, quella più in difficoltà, guardando a quello
che succederà, anche dal punto di vista demografico, nei prossimi
anni".
ACON/COM/fa