MOBILITÀ. MASSOLINO (PAT-CIV): OK CAR SHARING MA DEVE ESSERE ELETTRICO
(ACON) Trieste, 3 apr - "Il car sharing offre diversi vantaggi
sia ai singoli che alla società: consente di utilizzare
un'autovettura anche a chi non si può permettere i suoi costi di
possesso, potrebbe permettere ad alcune famiglie di risparmiare
scegliendo di dismettere volontariamente un'auto che si utilizza
solo saltuariamente. Inoltre, permettendo a più persone di
utilizzare lo stesso veicolo nel corso della giornata, riduce il
tempo in cui un veicolo rimane parcheggiato, contribuendo a
ridurre il problema dei parcheggi".
Lo afferma, in una nota, Giulia Massolino, consigliera del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg, commentando la notizia dell'avvio del
car sharing a Trieste.
"Avevamo presentato un ordine del giorno, bocciato dalla
Maggioranza, nell'ultima finanziaria regionale - prosegue
Massolino -, proprio chiedendo il car sharing elettrico integrato
nel sistema di trasporto pubblico. Alcuni studi, infatti, hanno
stimato che un'auto in condivisione potrebbe sostituire da 6 a 8
auto private e, secondo i dati delle scatole nere
dell'assicurazione Unipol Sai, nel 2019 a Trieste le automobili
private sono rimaste parcheggiate in media per il 97% del tempo,
dato che scende al 95% a livello nazionale".
"Un sistema di car sharing efficiente e diffuso sul territorio -
sottolinea l'esponente autonomista -, permetterebbe anche ai
turisti di raggiungere la città con i mezzi pubblici e poi di
poter visitare anche i dintorni, con un effetto positivo, oltre
che di ricadute economiche su un'area più estesa del solo centro
storico, magari anche in termini di giorni di permanenza in
città".
"Nell'ottica di una giusta transizione ecologica - conclude
Massolino -, sarebbe opportuno che i nuovi servizi di car sharing
avessero una flotta di veicoli elettrici e non fossero più
alimentati da fonti fossili. Non solo autovetture elettriche, ma
anche quadricicli che sono ottimi per la mobilità urbana grazie
alle loro minori dimensioni. Per farlo, però, non si può lasciare
l'iniziativa solo ai privati. L'intervento del pubblico è
fondamentale".
ACON/COM/sm