STRADA SAPPADA-PRATO CARNICO. MORETUZZO (PAT-CIV): BASTA OPERE INUTILI
(ACON) Trieste, 3 apr - "L'audizione odierna sul tema della
strada forestale da Prato Carnico a Sappada, con particolare
attenzione al tratto fra Malga Tuglia e il rifugio Cjampizzulon,
ha permesso di approfondire molti aspetti di assoluta rilevanza,
mettendo in evidenza come le scelte sugli interventi nelle aree
montane devono essere prese con grande attenzione".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, a margine della seduta
della IV Commissione.
"Le preoccupazioni espresse dalle associazioni ambientaliste, dai
tecnici e dalle persone che si sono mobilitate negli anni scorsi,
purtroppo, si sono rivelate corrette - prosegue Moretuzzo -. La
strada deve ancora essere completata e già le frane e gli
smottamenti ne impediscono la fruibilità. È evidente che sono
stati fatti degli errori e che ora bisogna correre ai ripari, per
cui serviranno ancora molti soldi pubblici che rischiano di
essere in gran parte sprecati".
"Anche oggi - osserva l'esponente autonomista - non è emersa
alcuna posizione pregiudizialmente contraria alla realizzazione
di nuove piste forestali, e tutti sono consapevoli della
necessità di un buon utilizzo del bosco che rappresenta una
risorsa importante per tutto il territorio montano. È importante,
però, che ogni progetto di sviluppo, sia esso turistico,
infrastrutturale, agricolo, tenga in assoluta considerazione le
indicazioni della comunità scientifica".
"Costruire nuove strade in zone particolarmente fragili dal punto
di vista idrogeologico - conclude Moretuzzo - è un errore, così
come è un errore continuare a investire decine di milioni di euro
in impianti sciistici a bassa quota, ignorando totalmente il tema
del cambiamento climatico. La questione che oggi è emersa molto
chiaramente in Commissione, è che è necessario immaginare nuovi
modelli di sviluppo che facciano i conti con il senso del limite
e con la tutela e la valorizzazione delle straordinarie risorse
della montagna friulana. Errori come quelli compiuti con il
sentiero fra Malga Tuglia e il rifugio Cjampizzulon non devono
ripetersi".
ACON/COM/sm