3 APRILE. PELLEGRINO (AVS): FU UNIONE TERRITORI, OGGI È ALTRA STORIA
(ACON) Trieste, 4 apr - "Il 3 aprile 1077, a Pavia,
l'imperatore Enrico IV di ritorno dall'umiliazione subita a
Canossa decretò la nascita dello Stato patriarcale friulano come
premio alla lealtà del patriarca Sigeardo che, durante la guerra
civile contro l'imperatore, si era schierato a suo fianco.
L'istituzione che riunì fino al XV secolo il Friuli e molti altri
territori in un unico organismo statuale raggiunse per l'epoca
forme di organizzazione civile molto avanzate, come addirittura
un parlamento. Esistono infatti dei documenti risalenti a una
riunione del parlamento friulano del 1231 che anticipano quello
inglese derivato dalla Magna Charta, che fu invece convocato per
la prima volta nel 1264".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino
(Alleanza Verdi e Sinistra), in merito alla giornata che statuì
la Patria del Friuli.
"Oggi - prosegue l'esponente di Avs - la storia rischia di essere
un'altra. Da una parte l'incapacità di aprirsi a un futuro di
accoglienza anche per contrastare il calo demografico e
dall'altra l'inadeguatezza ad osteggiare una deriva autarchica,
caratterizzata dall'autonomia differenziata che permette di
annacquare quella specialità sancita dalla Costituzione Italiana.
Progetto, questo, che se andrà in porto costituirà, in estrema
sintesi, 21 piccole patrie con ordinamenti e interessi che
potranno anche collidere fra loro sia destabilizzando l'intero
Paese, affossando i diritti acuendo disuguaglianze, sia
snaturando la nostra bella regione".
"Le Regioni - incalza Pellegrino - entrerebbero in un meccanismo
competitivo sulle prestazioni, come già avviene in contesto
sanitario, e sui diritti fondamentali del lavoro. La competizione
si rivelerà al ribasso peggiorando le condizioni reali di vita
dei cittadini tutti, alimentando nel contempo il vizio già
ampiamente diffuso della delocalizzazione, questa volta tra
regioni".
"È incredibile - conclude la consigliera - come le forze
politiche che spingono per questo smembramento dell'unità
nazionale, costato le vite di milioni di persone, portino come
simboli e idiomi fiamme e Italia all'interno dei loro simboli".
ACON/COM/rcm