PASSO MONTE CROCE. PELLEGRINO (AVS): TRACCIATO ALTERNATIVO, NO TRAFORI
(ACON) Trieste, 4 apr - "Nel corso dell'importantissima
audizione sul progetto per ripristinare la viabilità del passo di
Monte Croce Carnico, sono stati evidenziati aspetti fondamentali
della situazione oltre quelli strettamente tecnici dei lavori che
Anas ha progettato e si appresta a cominciare".
Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale Serena
Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra che ha preso parte alla
seduta della IV Commissione, di cui è vicepresidente.
"Mi riferisco al fatto - puntualizza Pellegrino - che la
disastrosa frana di dicembre scorso è precipitata anche sulla
crisi endemica e sull'isolamento delle comunità della Valle del
But, aggravati oggi dalla mancanza del traffico da e verso
l'Austria e in peggioramento lungo il periodo necessario alla
riapertura del passo. Inoltre, la popolazione deve poter contare
su Comuni e interlocutori istituzionali informati e costantemente
coinvolti e aggiornati da Regione e Anas sullo sviluppo della
progettualità, dell'interlocuzione in corso con il Land della
Carinzia, dell'andamento dei lavori, delle eventuali
problematiche".
"Queste sono criticità e istanze che necessitano la continua
vicinanza, la vigilanza e l'amplificazione delle richieste di
supporto del territorio, attraverso l'Aula del Consiglio
regionale, con il puntuale riscontro su quanto attivato in base a
quanto segnalato e richiesto dai settori economici in sofferenza,
dalle piccole attività che vivono sulle stagioni turistiche,
dalle famiglie che ancora resistono a vivere in aree disagiate e
dai cittadini che nonostante le difficoltà quotidiane ancora non
se ne sono andati ad abitare altrove. Ulteriore impegno - spiega
la rappresentante di Avs - deve essere quello di evitare la
speculazione politica, che la Lega in Consiglio regionale sta
esibendo come sua principale dinamica politica".
"Mentre Anas si prepara, effettivamente con tempestività, a
ripristinare la strada travolta dalla frana, rimane la
consapevolezza che non si tratta di una soluzione definitiva nel
lungo periodo - aggiunge Pellegrino - e che, nonostante gli
imponenti interventi di messa in sicurezza previsti sulle pareti
rocciose, ulteriori movimenti della montagna potranno essere
monitorati in tempo reale, facendo scattare immediate azioni di
messa in sicurezza, ma purtroppo non esclusi in maniera assoluta".
"Pertanto - conclude la consigliera - resta necessario prevedere
un tracciato alternativo, escludendo a parer mio le ipotesi dei
trafori: l'assessora Amirante si è espressa favorevolmente sulle
proposte che descrivono una strada più a Ovest dell'attuale
statale, ipotesi già configurata dallo studio Pontel-Alessandrini
o dallo quello depositato dal Comune di Paluzza, fermo restando
che la competenza resterebbe in capo ad Anas, con una
partecipazione della Regione da studiare e concordare. E che, nel
corso di quest'anno, il tracciato alternativo sarà analizzato
negli aspetti geologici, idraulici, paesaggistici, della
biodiversità, della salvaguardia archeologica".
ACON/COM/rcm