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VIABILITÀ. IV COMM, AUDIZIONE SU CIMPELLO-GEMONA: 3 IPOTESI IN CAMPO

04.04.2024
18:40
(ACON) Trieste, 4 apr - "È uno studio e non un progetto vero e proprio", ha chiarito l'assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante. Ma l'imponente lavoro di analisi della E-Farm, commissionato dall'Amministrazione regionale e illustrato in IV Commissione dall'ingegner Sara Falasco nel corso dell'audizione che era stata richiesta da Marco Putto (Patto-Civica), ha comunque mosso le acque, per lungo tempo stagnanti, della Cimpello-Gemona e, più in generale, di un nuovo corridoio stradale est-ovest in grado di collegare centri urbani e importanti realtà produttive.

Sono infatti tre, e molto diverse tra loro, le ipotesi poste all'attenzione della Giunta. La prima ricalca il vecchio progetto della Cimpello-Sequals-Gemona, aggiungendo altri 23 chilometri in nuova sede ai 30 già esistenti, con la previsione di un nuovo attraversamento del Tagliamento e della ferrovia. Una ipotesi che, in base ai primi parametri di spesa, richiederebbe circa 500 milioni di euro per la sua realizzazione.

La seconda ipotesi ha differenti punti di partenza e arrivo, costa di meno in base ai parametri indicativi forniti dall'assessore (250-260 milioni) ma soprattutto è quella che la società di ingegneria ha messo in testa alla sua classifica, elaborata in base a criteri e obiettivi indicati dalla Regione. Sarebbe dunque in pole position, nel caso la Giunta regionale - che non ha ancora esaminato il documento - decidesse di portarla avanti e farla diventare un progetto di fattibilità.

Il corridoio stradale B partirebbe dal casello di Fontanafredda sulla A28, proseguirebbe lungo la gronda nord, correrebbe poi lungo il Tagliamento utilizzando il ponte di Dignano già esistente, e una volta superato il fiume proseguirebbe in direzione est nell'area chiamata dei Quattro venti, bypassando Fagagna e indirizzandosi poi verso un nuovo casello autostradale sulla A23, 10 chilometri più a nord di Udine nord e 7 km a sud dell'uscita Gemona-Osoppo.

La terza ipotesi, che prevede al suo interno due varianti per la parte conclusiva del tracciato, ricalcherebbe il percorso B da Fontanafredda fino all'area del Meduna, con la previsione di un nuovo ponte sul Tagliamento e, dopo Sedegliano, una rotta più sudista in direzione di Udine. Il costo approssimativo, soltanto come ordine di grandezza come ha precisato ancora Amirante, si aggirerebbe tra i 400 e i 500 milioni.

I risultati dello studio hanno alimentato un ampio dibattito tra i consiglieri, moderato in aula dal presidente della Quarta, il leghista Alberto Budai. 1 - segue ACON/FA-fc



Alberto Budai (Lega), presidente della IV Commissione, accanto all'assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante
L'ingegnere Sara Falasco in videocollegamento durante l'illustrazione dello studio
Tecnici e progettisti che hanno partecipato all'audizione
Marco Putto (Patto per l'autonomia-Civica Fvg), primo firmatario della richiesta di audizione