LAVORO. NOVELLI (FI): MOZIONE SU AUMENTO CONSUMO DROGA
(ACON) Trieste, 8 apr - "Cresce il consumo di alcolici,
soprattutto durante la pausa pranzo. E sale in modo allarmante
l'uso di droga di vario tipo, anche tra lavoratori che svolgono
mansioni delicate, rischiose per sé e per gli altri, come
autisti, carrellisti e operatori che utilizzano escavatori,
muletti e altri mezzi potenzialmente pericolosi. Si accende una
spia rossa per il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia. A
preoccupare sono i dati diffusi da una importante società che si
occupa di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
La riflessione, in una nota, è di Roberto Novelli, consigliere
regionale di Forza Italia e presidente della VI Commissione che
si occupa anche di formazione.
Novelli annuncia "la presentazione di una mozione, per valutare e
approfondire quanto emerso nel corso di un servizio trasmesso dal
telegiornale regionale del servizio pubblico. Dei 3.500
lavoratori obbligati agli accertamenti per alcol e droghe di
aziende dei settori manifatturiero, servizi ed edilizia, in 147
sono risultati positivi alle droghe nel 2023, per lo più
cannabinoidi e oppioidi. L'anno prima erano 119, quest'anno sono
già 45 da gennaio a oggi. Secondo quanto riferito, sono
allarmanti gli ultimi risultati e, allargando il compasso, si
riscontra una crescita impetuosa successiva al periodo del
Covid".
"A noi non interessa innescare processi da Santa Inquisizione -
fa presente il fporzista -, ma dobbiamo capire quanto il fenomeno
sia diffuso e quali siano le origini di questa deriva. Non
sottovalutiamo gli aspetti psicologici legati alle restrizioni e
alle proibizioni del Covid, ma sono passati ormai diversi anni e
dobbiamo trovare soluzioni per il bene di tutti".
"Torna prepotentemente alla ribalta la necessità di trasmettere
messaggi di prevenzione e responsabilizzazione, soprattutto nei
confronti dei giovani, anche in rapporto alla possibilità che
perdano il posto di lavoro per l'assunzione di sostanze
stupefacenti. Serve un fronte compatto - rimarca Novelli
concludendo - affinché siano chiari i rischi sia in termini di
salute e sicurezza propria e altrui, sia di ripercussioni gravi
sotto il profilo professionale. La droga fa male e dobbiamo
chiarirlo in modo inequivocabile, allontanando le sirene di una
certa parte politica sulla liberalizzazione delle droghe
cosiddette leggere".
ACON/COM/rcm