CARCERI. MASSOLINO (PAT-CIV): SIA GARANTITA PIÙ ASSISTENZA AI DETENUTI
(ACON) Trieste, 8 apr - "Rendersi conto in prima persona delle
condizioni in cui vivono le persone private della libertà nella
nostra regione, è un primo passo di consapevolezza per
comprendere quali azioni intraprendere. Ci impegnano a portare
all'attenzione del Consiglio regionale, per quanto di competenza,
le tante problematiche presenti e che non possono essere
ignorate".
Lo afferma in una nota la consigliera del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Giulia Massolino, che si è recata in
visita alla casa circondariale di Trieste insieme al Garante
regionale Paolo Pittaro, alla Garante comunale Elisabetta Burla e
a Massimo Brianese, componente e tra i fondatori della Società
della Ragione, associazione impegnata sul terreno della crisi
della giustizia e della riforma del carcere.
La visita è stata richiesta a seguito della denuncia delle
condizioni di sovraffollamento e considerando l'altissimo tasso
di suicidi in Italia da inizio anno, con la trentesima persona
che si è tolta la vita lo scorso fine settimana. Queste le
motivazioni che hanno spinto Massolino, insieme al capogruppo del
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, che vi ha
già partecipato la scorsa settimana, ad aderire alla staffetta di
digiuno promossa dal Garante di Udine, Franco Corleone.
"La Regione ha un ruolo fondamentale sulla salute mentale e sulla
continuità assistenziale di detenute e detenuti - prosegue
Massolino - e troviamo inaccettabile il silenzio dell'assessore
Riccardi in merito, considerando l'allarmante numero di suicidi
nelle carceri italiane. Allo stesso tempo è fondamentale far
pressioni a livello nazionale per una effettiva riforma del
sistema della giustizia, depenalizzando reati minori e puntando a
pene e strutture alternative al carcere".
"Il problema del sovraffollamento non si risolverà costruendo
carceri più grandi - sottolinea l'esponente del Patto-Civica -,
ma facendo in modo che ci siano meno persone recluse, lavorando
in primis sulla prevenzione e, in secondo luogo, garantendo da
parte del territorio la piena reintegrazione di coloro che hanno
portato a termine il percorso rieducativo. Per questo bisogna
investire nel carattere riabilitativo delle pene, evitando di
cadere in logiche punitive e repressive. L'adesione di domani
alla staffetta di digiuno, promossa da Corleone, vuole essere un
gesto di solidarietà e un'occasione di riflessione sulla
drammatica situazione che troppe persone stanno vivendo".
"La regione Friuli Venezia Giulia - fa sapere ancora Massolino -
è tristemente sul podio per sovraffollamento delle carceri,
seconda solo a Puglia e Lombardia. A Udine c'è un +80% rispetto
alla capienza, mentre nel carcere di Trieste sono attualmente
recluse 242 persone su 139 posti disponibili, con numeri
purtroppo in costante crescita e con la novità di un'importante
componente tra i 19 e i 29 anni. Del totale, solo 116 sono coloro
che scontano una condanna, e oltre 100 sono in custodia cautelare
e non possono essere seguiti dalle due unità di personale che
attualmente si occupano della valutazione e terapia psicologica,
ricadendo invece sul sistema sanitario regionale, già
sottodimensionato rispetto alle esigenze del territorio. Anche il
personale, civile e non, è drammaticamente sotto organico e
questa situazione non consente di attivare tutti i percorsi di
educazione e formazione che si potrebbero svolgere".
"Questa condizione di sovraffollamento rappresenterebbe un serio
pericolo, se non fosse per la capacità umana e professionale
delle operatrici e degli operatori - aggiunge Brianese -. Non
possiamo pensare di uscire da questa situazione se non si smette
di legiferare creando nuove fattispecie di reato, trasformando
comportamenti sociali in crimini, e se si continua a tenere in
carcere persone che avrebbero bisogno di altre soluzioni, come
quelle con disagio psichico o chi fa abuso di sostanze. Dobbiamo
ridare opportunità, dobbiamo combattere la miseria, ed evitare di
marginalizzare le situazioni di povertà. Non è con l'edilizia
carceraria che si risolveranno le cose".
ACON/COM/sm