ENTI LOCALI. PELLEGRINO (AVS): RIFORME NON VENGANO CALATE DALL'ALTO
(ACON) Trieste, 8 apr - "Oggi ho partecipato alla conferenza
stampa a Udine promossa dall'Associazione per la terza
ricostruzione, dove sono stati affrontati alcuni temi riguardanti
il riassetto istituzionale degli enti locali della Regione Friuli
Venezia Giulia, nello specifico la ricostituzione delle Province
sotto forma di area vasta, che sono state abrogate dalla giunta
Serracchiani".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue: "Nella riforma che è al
vaglio del Parlamento e che prevede la nuova riorganizzazione, si
darà vita al riordino ma vi è il timore che possa essere una
riforma calata dall'alto che graverà sulla testa dei cittadini
senza il loro benché minimo coinvolgimento".
"Non può solo - prosegue la consigliera, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - coinvolgere le istituzioni,
ma anche tutti i portatori di interesse. Il contributo che
possono apportare può essere fattivo per ottenere una visione che
veda il più ampio dibattito, massima partecipazione e
condivisione sul progetto".
"Partendo dalle esperienze passate, passando per i bisogni e
valutando le difficoltà, in primis della montagna e delle zone
più disagiate e periferiche, ci sarà la necessità di determinare
le competenze e i poteri da destinare a quelle che verranno
definite aree vaste".
"Bisogna dare delle risposte ben organizzate a problemi
eterogenei - continua l'esponente di Opposizione - evitando
scorciatoie in una Regione dove la specialità, sancita dalla
Costituzione, viene oggi messa in discussione da un disegno di
legge che vuole introdurre nell'ordinamento l'autonomia
differenziata. Bisogna utilizzare tutti gli strumenti speciali in
possesso di una Regione a statuto speciale dando vita a
un'architettura istituzionale che coinvolga tutti. È un esercizio
di democrazia che con le tante riforme che hanno portato ad
accentrare i poteri di governo ai sindaci, al presidente della
Regione e alle loro relative giunte, hanno separato sempre più le
persone dall'esercizio della democrazia con l'allontanamento al
voto come punta di un iceberg più ampio".
"La proposta che l'Associazione ha elaborato è quella di
coinvolgere esponenti di forze politiche trasversali in modo da
trovare dei confini e dei contenuti quanto più efficaci possibile
per il governo del territorio. Allo stesso modo - conclude
Pellegrino - ho raccolto l'idea di trasversalità e proposto di
istituire un intergruppo consiliare con l'auspicio che si possa
trovare la più ampia convergenza su un tema che avrà una ricaduta
importante e che interesserà anche la vita quotidiana dei nostri
corregionali".
ACON/COM/fa