FINE VITA. CAPOZZI (M5S): CDX PERDE OCCASIONE PER GARANTIRE DIGNITÀ
(ACON) Trieste, 9 apr - "In questi anni ci siamo impegnati ad
ogni livello istituzionale per arrivare ad una legge che
consentisse, a chi è afflitto da sofferenze intollerabili, di
porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato
dall'affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario".
A ribadire la posizione del Movimento 5 Stelle, in una nota, é la
consigliera regionale Rosaria Capozzi, intervenuta durante i
lavori della III Commissione.
"Anche durante le audizioni - ha specificato Capozzi -, qualcuno
ha sostenuto che stiamo esaminando una legge che tutela il
diritto alla morte, ma in realtà tutela il diritto
all'autodeterminazione, ovvero il diritto di decidere della
propria vita e del proprio corpo".
"Prevedere l'introduzione della morte volontaria medicalmente
assistita - spiega la consigliera pentastellata - non significa
dire a chi è in determinate condizioni che, da oggi, sarà quella
la strada da seguire. Al contrario, il medico che dovrà
accogliere la richiesta dovrà comunicare tutte le possibilità di
cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere,
comprese le cure palliative. Questa è una proposta di legge di
civiltà che mette al primo posto la dignità delle persone. Per
queste ragioni, abbiamo già sostenuto convintamente la mozione
presentata dal collega Enrico Bullian che ricalca una mozione
presentata in Veneto dal M5S e abbiamo collaborato a raccogliere
le firme su questo tema".
"Dobbiamo ascoltare il grido di aiuto e la richiesta avanzata,
ormai da decenni, da chi vuole porre fine alle proprie
sofferenze, perché non tutti sono in grado di raggiungere la
Svizzera. Non immagino - conclude Capozzi - un esito positivo a
seguito dei dibattiti che sono succeduti alle audizioni, ma
ribadisco che si debbano mettere da parte le ideologie politiche
e fare una scelta di umanità di fronte a scelte che interrogano
le nostre coscienze".
ACON/COM/sm