SALUTE. PUTTO (PATTO-CIVICA): SITUAZIONE DI NEUROLOGIA ASFO AGGRAVATA
(ACON) Trieste, 9 apr - "Il 23 febbraio scorso segnalavo
l'imminente cessazione del servizio, senza contestuale
sostituzione, della neurologa ambulatoriale dell'Azienda
sanitaria Asfo che aveva in cura i pazienti affetti da gravi
patologie dementigene, come l'alzheimer, negli ambiti di Azzano
Decimo, Sacile, Cordenons e San Vito al Tagliamento".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto.
"A distanza di tre giorni dalla segnalazione - prosegue Putto
-era arrivata a mezzo stampa una rassicurazione dell'Asfo che
annunciava la sostituzione lampo della professionista con una
nuova figura, confermando che l'accordo si sarebbe concluso in
una settimana. Nell'esprimere soddisfazione per la notizia,
precisavo che comunque avrei vigilato sull'intera vicenda: l'ho
fatto e, a distanza di oltre un mese e mezzo, posso dire con
certezza che non solo la problematica non è stata risolta, ma si
è addirittura aggravata".
"Per cominciare, la procedura concorsuale per trovare il
sostituto della neurologa si è conclusa solo venerdì (e non 'in
pochi giorni' come annunciato) - incalza l'esponente dei civici
-, con una candidatura che si auspica venga presto messa in
servizio. Nel frattempo, però, anche l'altro neurologo
ambulatoriale, che seguiva l'ambito di Spilimbergo e,
saltuariamente, San Vito al Tagliamento, si è licenziato e, da
fonti ritenute attendibili, pare sia prossimo a prestare servizio
presso una struttura privata".
"Ad oggi - sottolinea Putto -, l'Asfo è completamente priva di
neurologi territoriali e non si comprende come verrà incardinato
il ruolo del nuovo neurologo: per ora i pazienti che necessitano
del rinnovo dei piani terapeutici sono stati indirizzati al
reparto dell'ospedale di Pordenone, gravando quindi sulla
struttura (nella quale, peraltro, manca un neurologo dedicato a
queste gravi patologie) quando prima erano gli ambulatori
territoriali ad assolvere questo compito".
"Due temi di fondo - mette in evidenza il consigliere delle
Opposizioni -, che peraltro stiamo ribadendo da inizio mandato
essere comuni a moltissime problematiche sanitarie, connotano la
vicenda: uno è il non adeguato trattamento economico di queste
figure altamente specializzate, l'altro quello del mancato
riconoscimento di autonomia lavorativa che impedisce loro di
operare in un contesto che valorizzi appieno il loro lavoro. Due
fattori che portano i medici a guardare altrove, sia verso le
strutture private, sia verso altre strutture pubbliche
ospedaliere dove le condizioni complessive sono ritenute
migliori".
"Gli annunci di soluzioni apparsi a mezzo stampa (probabilmente
ad effetto dal punto di vista comunicativo) non si sono, però,
rivelati veritieri ed efficaci. La situazione è diventata molto
critica e allarma i parenti dei pazienti affetti da malattie
dementigene, preoccupazione che raccolgo e su cui intendo far
impegnare chi ricopre responsabilità. Per questo motivo -
conclude Putto - ho presentato un'interrogazione a risposta
immediata, che verrà discussa tra due settimane in Aula, per
chiarire la preoccupante situazione".
ACON/COM/mv