FINE VITA. FASIOLO (PD): DARE CERTEZZA ALLA DIGNITÀ DEL MALATO ESTREMO
(ACON) , 11 apr - "Le cellule radicali hanno velocizzato una
politica disattenta, a cui spetta il dovere morale di intervenire
sul tema della dignità della persona, della dignità davanti alla
morte, della generosità del testamento biologico per donare se
stesso ad altri esseri umani. Dare certezza alla dignità del
malato estremo quando le condizioni di sofferenza sono indicibili
e gli esiti di un male insopportabile irreversibili, è
fondamentale".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd) a seguito della discussione in III Commissione sulla
proposta di legge di iniziativa popolare in tema di suicidio
medicalmente assistito, bocciata dalla Maggioranza.
"Le persone ai banchetti di raccolta firme per il fine vita,
validate dai consiglieri comunali - prosegue Fasiolo -, si sono
avvicinate prima esitanti, a volte sono ritornate, convinte della
possibilità di incidere sulla dignità della conclusione del
percorso di vita. In totale ottomila firme, senza distinzione di
appartenenza alla Destra o alla Sinistra, hanno realizzato che la
battaglia sul fine vita è un percorso accettabile di civiltà. E
siamo arrivati a una proposta di legge che richiama una sentenza
della Corte Costituzionale, la 242 del 2019".
"Ma in III Commissione, il superamento degli steccati non è
avvenuto. Ritengo - conclude l'esponente di opposizione -
doveroso il profondo rispetto per tutte le scelte, perché
coinvolgono aspetti culturali ed etici molto personali e
complessi. Il rispetto della sofferenza e della dignità è
l'elemento che mi ha convinta, personalmente, dopo un non facile
percorso interiore, a sostenere oggi tale proposta di legge".
ACON/COM/sm