OMNIBUS. DDL 18, OK AULA A CAPO IV SU DIFESA AMBIENTE ED ENERGIA
(ACON) Trieste, 29 apr - Dando il via alla terza giornata
dedicata all'esame del disegno di legge 18 Omnibus, l'Aula ha
terminato l'approvazione delle disposizioni in materia di difesa
dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile contenute nel Capo
IV del provvedimento dopo averne iniziato le votazioni nella
seduta di mercoledì scorso, 24 aprile.
Il testo base è stato ampliato con molte novità normative, per lo
più a firma Giunta, come lo slittamento di due mesi
dell'approvazione del regolamento che stabilisce le modalità di
erogazione dei contributi per gli impianti per creare comunità
energetiche rinnovabili (Cer). Ma anche l'abbassamento di una
classe di qualità dei caminetti domestici da sostituire per
ottenere i contributi regionali per installare generatori di
calore a biomassa combustibile solida (legna, pellet, cippato),
con la delega della gestione delle pratiche alle Camere di
commercio, alle quali sono così destinati 150mila euro. Una norma
introdotta solo 6 mesi fa e senza discussione in Commissione
consiliare - è stata la critica delle Opposizioni - che ora ci si
accorge come non funzioni, decidendo di correre ai ripari;
inoltre, i fondi alle Camere di commercio vengono sottratti alla
legge regionale 4/2023 FVGgreen e al Sistema di monitoraggio per
lo sviluppo sostenibile che, dunque, si dimostra essere inutile.
Il passaggio da 5 a 4 stelle - è stata la replica di esponenti
del Centrodestra - è minimo; si parla dello 0,02% di emissione di
polveri sottili di impianti tecnologi che hanno fatto passi da
gigante per contenere gli inquinanti.
Inoltre, sempre tra le novità giuntali, si prevedono: 50mila euro
per le opere di preparazione del suolo propedeutiche
all'installazione degli impianti fotovoltaici su edifici e suoli
di proprietà pubblica (richieste fatte da Campoformido e
Spilimbergo, è stato dettagliato); modifiche alla Lr 12/2016
sull'attività estrattiva quanto a concessioni di beni e varianti
ai progetti, nonché alla Lr 16/2009 sulla costruzione in zona
sismica inserendo, tra l'altro, studi e cartografie da parte
della Regione per la conoscenza geologica del territorio (110mila
euro di spesa ammessa nel triennio 2024-26) e, inoltre, alla
5/2007 con l'aggiornamento dello studio geologico relativo allo
strumento urbanistico comunale; 24mila euro per i monitoraggi
alle attività di bonifica dei bacini di sedimentazione del
comprensorio minerario di Cave del Predil. Dalle Opposizioni, la
critica principiale è stata ancora una volta indirizzata agli
emendamenti aggiuntivi al testo base, causa la previsione di
norme mai esaminate nelle Commissioni di merito e spesso tacciate
di essere urgenti, mentre celano situazioni puntuali che
andrebbero esplicitate e trattate con carattere generale.
Infine, ci sono disposizioni dettagliate per prevedere impianti
fotovoltaici a terra, agrivoltaici a terra e flottanti, inclusa
l'individuazione delle aree caratterizzate da presumibile non
idoneità per potervi collocare tali impianti (destinate alla
tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, dell'ambiente,
delle attività agricole per prodotti di qualità e biologici)
piuttosto che l'estensione della superficie interessata
dall'impianto, la tipologia e la potenza complessiva di
quest'ultimo, il tutto finalizzato all'obiettivo di lungo termine
di emissioni di gas a effetto serra uguali a zero entro il 2045 e
un consumo di suolo zero entro il 2050. Una lista che, però, non
ha convinto per nulla le Opposizioni che hanno elencato altre
aree che andrebbero previste tra quelle da escludere e hanno
tacciato di essere incomprensibile l'espressione "presumibile non
idoneità". Anche una parte della Maggioranza si è augurata che
diventi "certa" quando si tratta delle zone agricole e di quelle
umide; altri, invece, hanno parlato di bontà della norma e
necessità, da parte della Regione, finalmente di osare per
arrivare allo stop del consumo di suolo per produrre energia,
aspetto, questo - hanno detto in molti - che si riteneva avrebbe
unito trasversalmente l'Aula quando, all'opposto, si sono
registrate posizioni contrarie strumentali (pensiero rigettato
dalle Opposizioni, che lo hanno rimandato al mittente).
A firma Centrodestra, invece, la richiesta di estendere la linea
che finanzia impianti fotovoltaici a servizio delle Cer alle
spese per la loro progettazione; prevedere 30mila euro per la
costituzione di gruppi di auto-consumatori che agiscono
collettivamente e sono gestiti da una Cer; contribuire con 50mila
euro massimi a ciascun Comune che interviene a sigillare le
fontane di proprietà destinate a ornamento, oppure per
installarvi sistemi di riciclo dell'acqua.
ACON/RCM-fc