OMNIBUS. DDL 18, OK AULA A CAPO IV BIS: 5 MLN PER PASSO MONTE CROCE
(ACON) Trieste, 29 apr - Via libera unanime dell'Aula al
finanziamento di 5 milioni di euro per gli interventi di messa in
sicurezza dei versanti della statale 52 bis Carnica interessati
dalla frana del dicembre scorso, in comune di Paluzza. È questo
il provvedimento più significativo approvato oggi in Consiglio
nell'ambito del capo IV bis del ddl Omnibus, centrato sui temi
relativi a viabilità e infrastrutture.
Come spiegato dall'assessore competente, e ribadito negli
interventi di tre consiglieri di Opposizione e un consigliere di
Maggioranza, si tratta di un passo necessario per chiudere l'iter
progettuale e iniziare al più presto i lavori, previa una
convenzione con Anas spa. L'esponente di Giunta ha aggiunto che
sta per essere costituito un gruppo di lavoro tra Regione Fvg e
Land Carinzia per studiare e valutare progetti futuri. E proprio
sul lungo termine in Aula è emersa una differenza di vedute: le
Opposizioni bocciano l'idea di un futuro tunnel per collegare
Italia e Austria in quell'area montana, mentre nella Maggioranza
c'è chi continua a pensare che si tratterebbe di
un'infrastruttura importante, sul modello delle gallerie già
attive nel Tarvisiano.
Una buona fetta della lunga discussione sul capo IV bis è stata
dedicata alle proposte di correzione relative alla normativa
sull'edilizia residenziale. Se due emendamenti presentati da
consiglieri di Maggioranza - quello "interpretativo" che
chiarisce la natura di alloggio sociale ed evita alle Ater di
dover pagare l'imposta locale immobiliare, e quello che
interviene sulla parte penale prevedendo la decadenza
dall'alloggio di edilizia residenziale pubblica per gli autori di
danneggiamento e disturbo della quiete pubblica - sono stati
approvati rapidamente e nel primo caso a larga maggioranza, ampio
e a tratti teso è stato il dibattito sugli emendamenti presentati
dai consiglieri di Opposizione e relativi alle conseguenze delle
sentenze della Corte Costituzionale sui 5 anni di residenza
obbligatoria in Fvg necessari per l'accesso alle politiche
abitative.
Proposte bocciate, come hanno spiegato l'assessore e i
consiglieri di Maggioranza, con la giustificazione che è prevista
una revisione complessiva della disciplina, e dunque non avrebbe
senso intervenire nell'ambito di una legge multisettoriale. La
riforma annunciata, come ha chiarito in seguito lo stesso
governatore intervenendo in aula, dovrà prendere atto dei rilievi
della Corte ma perseguirà ancora - è stato detto - la filosofia
di mettere tutti i cittadini sullo stesso piano, senza imporre ai
soli residenti italiani i controlli sulle proprietà immobiliari.
Le Opposizioni chiedevano invece di ridurre subito da 5 a 2 anni
il termine della residenza obbligatoria in Fvg, facendo
riferimento alla situazione di fatto di molti cittadini stranieri
e di altre regioni italiane che si troverebbero in difficoltà a
causa dell'impossibilità di accedere all'edilizia pubblica
agevolata. Nel corso del dibattito si è parlato dunque delle
difficoltà delle imprese nel reperire personale, del calo
demografico e delle prospettive di drastica riduzione del Pil
regionale entro il 2050. Bocciata anche la richiesta di
cancellare dal testo di legge la previsione della documentazione
sul possesso di alloggi nel Paese di origine, onere a carico dei
cittadini stranieri.
Assai più rapida e meno frontale la discussione su altri
emendamenti della Giunta e della Maggioranza, tutti approvati.
Unanime il via libera a una variante del testo che consente la
libera circolazione sui mezzi pubblici alle strutture operative
dei vigili del fuoco, ampio il consenso alla norma che consente
ai Comuni di decidere deroghe relative agli interventi di
riqualificazione di strutture e aree destinate ad attività
turistico-ricettive, misura pensata in particolare per le
località turistiche, così come è passata a larga maggioranza la
proposta di rimodulare e attenuare le sanzioni previste per
omesso o ritardato versamento del contributo di costruzione.
Le Opposizioni si sono quindi astenute su due emendamenti
relativi a modifiche della norma regionale sul noleggio degli
autobus e sui taxi: d'ora in poi i sostituti di guida -
utilizzati per ampliare gli orari di servizio - potranno essere
previsti anche soltanto in alcuni periodi dell'anno, per esigenze
stagionali, e non lungo l'intero arco dei 12 mesi.
Via libera unanime infine a un emendamento tecnico presentato
dalle Opposizioni relativo alla classificazione di altezza minima
e fattispecie sanitarie degli edifici.
ACON/FA-fc