PARITETICA. DA AULA LINEE INDIRIZZO: TRA I TEMI ANCHE GLI ENTI LOCALI
(ACON) Trieste, 14 mag - L'Assemblea legislativa del Friuli
Venezia Giulia ha approvato trasversalmente ma non all'unanimità,
per il voto contrario di alcuni consiglieri di opposizione, la
risoluzione contenente le linee di indirizzo politico destinate
alla componente regionale della Commissione paritetica
Stato-Regione. Il documento era già stato illustrato nel corso
della seduta d'Aula del 21 marzo scorso come frutto di un lavoro
di concertazione, la più ampia possibile, avvenuto in V
Commissione consiliare tra tutti i Gruppi politici, la Giunta
regionale e la stessa Paritetica.
Il testo accolto oggi non si discosta molto da quanto suggerito
quasi due mesi fa, quando sono stati sviscerati i tanti settori
in cui si chiede all'organismo di intervenire: i rapporti
internazionali e con l'Unione europea, il trasferimento di beni
immobili statali, il demanio idrico e marittimo, l'ordinamento
degli enti locali, le lingue minoritarie e l'istruzione non
universitaria. Ma anche la sanità, la tutela e la sicurezza del
lavoro, la viabilità, i trasporti, il paesaggio, la gestione e la
viabilità forestale, i porti e le concessioni demaniali
marittime, l'edilizia in zone sismiche, gli uffici giudiziari, la
giustizia di pace, le funzioni di controllo della Corte dei
Conti, le grandi derivazioni idriche e la produzione di energia
elettrica.
Due le novità introdotte con altrettanti emendamenti: il
trasferimento alla Regione delle strutture e del personale della
Sovrintendenza regionale per lo svolgimento delle funzioni
amministrative da questa esercitate, escluse importazione ed
esportazione dei beni soggetti a vincolo, e l'adozione di norme
di attuazione in materia di servizi antincendi.
Non da meno, il documento evidenzia indirizzi di metodo, a
cominciare dal chiedere un più stretto rapporto tra
rappresentanti regionali della Paritetica e intera Aula
attraverso audizioni quantomeno semestrali.
Il punto dolente per coloro che hanno votato contro si trova
nella previsione della regionalizzazione dell'Ufficio scolastico,
anche perché ritengono che darà il via ad altri temi che andranno
in quella direzione. Quelli di forza, evidenziati invece da
esponenti di maggioranza, riassumono un po' l'intera risoluzione
e, in particolare, l'impegno a valorizzare la specialità e il
ruolo della Regione, dotarla ancor più di strumenti antidumping,
sostenere l'autonomia differenziata, il recupero di immobili
degradati dismessi, l'attenzione verso l'istruzione non
universitaria, la gestione dei servizi della motorizzazione e la
delega delle funzioni di supporto agli uffici giudiziari e ai
giudici di pace.
ACON/RCM-fc