MULTIUTILITY. GRUPPO PD: SIANO GARANTITI I TERRITORI E I CITTADINI
(ACON) Trieste, 11 giu - "Il superamento della frammentazione
della gestione dei servizi idrici è un passo necessario, ma
l'aggregazione delle società multiservizi deve rispettare dignità
e autonomia di scelta dei territori, ma anche tenere conto
dell'obiettivo finale, che deve essere sempre quello di garantire
un servizio sostenibile per gli utenti finali, i cittadini".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti,
Francesco Martines, Andrea Carli e Nicola Conficoni (Pd) a
margine della seduta della IV Commissione riunita per l'esame del
disegno di legge 19 riguardante il sostegno ai Comuni in tema di
aggregazioni dei servizi rifiuti e acqua.
"Nel corso della seduta - fanno sapere i dem - la Commissione ha
approvato la proposta avanzata da Conficoni (sottoscritta anche
da Moretti, Massimo Mentil e Carli) proprio per far sì che
l'obiettivo del ddl 19 riguardi anche la sostenibilità a 360°
dell'aggregazione per i cittadini".
"Accanto agli incentivi che la Regione darà per incoraggiare i
processi di aggregazione - spiega Conficoni - resta una questione
di fondo, ossia che l'aggregazione deve essere il mezzo per
erogare un servizio efficiente ed economico agli utenti finali,
ossia i cittadini. Per questo è necessario che il provvedimento
traguardi la riduzione delle perdite delle reti acquedottistiche
e il contenimento delle tariffe. Evitare sprechi e aumenti delle
bollette deve essere il nostro obiettivo".
Annunciando il voto di astensione del Pd, "in attesa di
chiarimenti che speriamo arrivino in Aula", Moretti raccomanda
che "vanno evitati i progetti calati dall'alto, mentre vanno
favoriti i processi di aggregazione condivisi, nei quali i
territori sono coinvolti. Le recenti audizioni in Commissione
hanno fatto emergere il fatto che tra i gestori esistono già
delle interlocuzioni per le aggregazioni, ma finora è mancato del
tutto il dovuto coinvolgimento delle amministrazioni locali, in
particolare dei territori più piccoli".
Il consigliere Martines inoltre sottolinea che "la Regione deve
sì incentivare le aggregazioni creando situazioni di pari dignità
nelle fusioni (che dovranno essere anche diverse dalla soluzione
per incorporazione), ma poi dovranno essere i territori e i
Comuni-soci a decidere il destino delle loro società e quindi dei
servizi da fornire ai loro cittadini".
Secondo Carli, "quello dell'aggregazione è certamente un
obiettivo comune per giungere a un gestore unico, ma soprattutto
a fronte delle audizioni dei giorni scorsi questo ddl pare ci
metta di fronte a scelte già compiute. Questo processo deve
invece avvenire attraverso passaggi intermedi, a partire dalle
aggregazioni all'interno dei singoli ambiti territoriali".
ACON/COM/rcm