SALUTE. CELOTTI (PD): MARCIA INDIETRO SU CHEMIOTERAPIA A S. DANIELE?
(ACON) Trieste, 19 giu - "Prima le notizie, seppure interne ma
fondate, di una soppressione del servizio di chemioterapia, poi
quella che potremmo definire l'ennesima marcia indietro della
Giunta regionale a fronte di un territorio che si attiva per
tempo, per scongiurare l'ennesimo preannunciato disservizio.
L'ospedale di San Daniele non può continuare ad essere in balia
di scelte delle quali si fa davvero fatica a capire il senso,
slegate da un progetto organico, che però pesano sul clima
lavorativo all'interno del nosocomio e sui servizi per i
pazienti".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), ricevuta la risposta all'interrogazione attraverso la quale
chiedeva alla Giunta Fedriga di chiarire se sia in programma la
chiusura del servizio di chemioterapia del presidio di San
Daniele.
"Da mesi - ricorda Celotti - la Giunta ventila una
riorganizzazione degli ospedali, con previste riduzioni di
funzioni e servizi in quelli spoke. Un processo che, abbiamo
appreso, avrebbe dovuto colpire anche il servizio di
chemioterapia del presidio di San Daniele e che oggi perlomeno
non è stato confermato, guarda caso dopo che abbiamo sollevato la
problematica".
"Nulla di nuovo sotto il sole, visto che già in altre occasioni
la sinergia fra ospedale, amministratori locali sensibili e
consiglieri regionali ha permesso di bloccare il declassamento
della chirurgia, di scongiurare la sospensione del servizio di
rsa e il depotenziamento, già deliberato, della pediatria". Il
servizio di chemioterapia, conclude Celotti, "è proprio uno di
quelli che va garantito in modo prossimo, assicurando la
continuità della presa in carico sanitaria e valorizzando il
ruolo fondamentale degli ospedali di base".
ACON/COM/rcm