CARCERI. CABIBBO (FI): ANCHE PN AVVIA PROCEDURE PER ISTITUIRE GARANTE
(ACON) Trieste, 26 giu - "Il diritto alla libertà è secondo
solo al diritto alla vita. E le persone private della libertà
personale devono essere messe nelle condizioni di vivere in modo
dignitoso. Oggi a Pordenone, in piazza XX Settembre, si celebra
la Maratona oratoria per la sensibilizzazione sulle condizioni
delle carceri italiane: a questo proposito intervengo per
informare che anche il Comune di Pordenone ha avviato le
procedure per istituire un garante ad hoc. Si tratta di un
impegno che avevo assunto come assessore comunale e al quale
intendo dare seguito, grazie alla collaborazione con il
consigliere delegato Stefano Rossi".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia
Andrea Cabibbo, rilevando come "il tema della dignità umana
prevale su ogni considerazione di parte. Chi si trova ad espiare
una pena afflittiva deve restituire alla comunità quanto tolto in
un contesto degno di un Paese civile".
"Ci sono report periodici - prosegue Cabibbo - che scattano
un'istantanea delle condizioni di vita nelle carceri non
compatibile con il concetto di società civile: ricordo che un
detenuto è anche una persona che dovrà reinserirsi nel tessuto
sociale ed economico, quindi non può essere mortificato dal punto
di vista della dignità".
"Il lavoro con il collega Stefano Rossi - aggiunge il capogruppo
di Forza Italia in Consiglio regionale -, persona molto sensibile
e competente in tema di giustizia e di rieducazione dei
condannati, è finalizzato a dotare il Comune di Pordenone di un
garante per le persone private della libertà personale".
"Ricordo che, anche per motivi legati alla mia professione di
avvocato, sono molto attento a questo tema e anticipo che verrà
coinvolto l'assessorato alle politiche sociali di Pordenone,
guidato da Guglielmina Cucci. L'iter sta proseguendo e presto la
nostra città - conclude l'esponente di Maggioranza -, esattamente
come Trieste e Udine, per esempio, avrà una figura deputata a
tutelare persone che, a tutti gli effetti, vivono una condizione
di fragilità".
ACON/COM/mv