SALUTE. MORETTI (PD): DALL'ASSESSORE RICCARDI SOLO ANNUNCI
(ACON) Trieste, 1 lug - "Che ci sia necessità di una svolta nel
sistema sanitario pubblico, lo sentiamo da tempo da chi governa
il Friuli Venezia Giulia e l'Italia. Chi ha il timone della
salute pubblica regionale ormai da sei anni continua, però, a
promettere una riorganizzazione che vediamo solo nei tanti
annunci, come fosse appena arrivato alla guida della sanità del
Fvg".
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti commentando le parole dell'assessore
regionale alla Salute, Riccardo Riccardi che in questi giorni ha
parlato di "cambio del sistema", di "investimenti sul territorio"
e "riorganizzazione del sistema delle strutture per non
autosufficienti", ma anche di "risorse ingenti per formazione
medica specialistica".
"Nell'ultimo anno abbiamo sentito annunci, tentativi di
riorganizzare seguiti da retromarce, chiusure di reparti
ospedalieri effettuate dopo che queste venivano smentite solo
poco prima: eppure - afferma il capogruppo dem - Riccardi è
assessore da sei anni (non sei mesi) e continua a parlare di
rivoluzione del sistema salute, nonostante due riforme, quelle
del 2018 e 2019, che alla fine hanno determinato solo una nuova
geografia delle aziende sanitarie, con una marginalizzazione dei
territori più piccoli".
"Quello che sta contraddistinguendo questa guida politica -
continua l'esponente di Opposizione - è un continuo aumento della
quota del privato convenzionato senza che i problemi della nostra
sanità, primo tra tutti quello della riduzione delle liste
d'attesa, veda un'inversione di tendenza".
"A quanti ci accusano di carenza di proposte, ricordo che in
questi anni, anche nell'ultima legge di Stabilità, il gruppo Pd,
per esempio sul versante della valorizzazione del personale, ha
presentato un pacchetto di proposte, tutte cassate, tese a
migliorare il sistema, trovando dalla maggioranza un muro di
indifferenza e contrarietà. Quando la Giunta presenterà qualcosa
di concreto - conclude Moretti - faremo le nostre valutazioni e,
come sempre, non ci tireremo indietro".
ACON/COM/sm