CULTURA. MASSOLINO (PAT-CIV): SFRATTO MINI MU, GIUNTA FACCIA CHIAREZZA
(ACON) Trieste, 1 lug - "I dati sull'apprezzamento dell'attività
culturale e sociale del Mini mu parlano chiaro: solo nel 2023, si
sono tenuti 81 mostre ed eventi e 206 laboratori, per un totale
di 1239 ore di apertura in 205 giornate, che hanno portato a 6020
ingressi (500 persone al mese in media)".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Giulia Massolino, che evidenzia come "La
Regione, però, non pare corrispondere altrettanta attenzione nei
confronti dell'associazione senza scopo di lucro Gruppo Immagine
che, attualmente, grazie all'impegno dei suoi quasi 100 socie e
soci volontari rende possibile tutto questo".
"Infatti - spiega Massolino -, è dal 2020 che l'associazione è
sotto sfratto, sebbene la Regione non abbia mai deliberato in
merito alla futura assegnazione degli spazi, che pare siano
destinati a un magazzino per l'Università degli Studi di Trieste.
Dopo la sentenza al Tar del 2022, il caso arriva ora al Consiglio
di stato, che dovrà esprimersi in merito".
La consigliera ha comunque presentato un'interrogazione alla
Giunta per "conoscere le volontà in merito al futuro degli spazi
del padiglione T e, dunque, del museo che li occupa".
"Su questo, infatti, la sentenza Tar è molto chiara - prosegue
l'esponente autonomista -: gli elementi evidenziati nel
ricorso,(la rilevanza sociale e culturale del progetto Mini mu,
l'importanza degli interessi che lo stesso tutela, il valore
primario del principio di sussidiarietà orizzontale nella moderna
gestione della cosa pubblica), potranno dunque essere valorizzati
quali fattori in grado di orientare la discrezionalità
amministrativa, nell'ambito del procedimento che la Regione dovrà
svolgere ai fini di una nuova assegnazione degli spazi".
"Troviamo inaccettabile che l'associazione non possa svolgere
serenamente le sue attività a servizio della collettività perché
ancora non sa quale sarà il suo destino - dichiara Massolino -.
Per questo, chiediamo alla Giunta di fare chiarezza. È assurdo
pretendere che l'associazione provveda al disallestimento, allo
stoccaggio e all'eventuale riallestimento dei beni museali, senza
avere nemmeno chio su quale possa essere il destino di quegli
spazi, la sua eventuale nuova collocazione né delle tempistiche".
"Nel 2008 - spiega ancora la consigliera di Opposizione - la
Provincia di Trieste aveva destinato all'associazione Gruppo
Immagine il padiglione T di via Weiss del parco di S. Giovanni,
per l'attivazione del Mini mu (museo dei bambini d'ispirazione
munariana). Ma con l'abolizione delle province e l'istituzione
dell'Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione
Erpac, i luoghi della cultura provinciali sono stati trasferiti
alla potestà amministrativa della Regione. Al tempo, venne
prorogata l'originaria convenzione del Gruppo Immagine con la
Provincia di Trieste, sino ad arrivare all'improvvisa
cancellazione della stessa da parte dell'Erpac, senza portare
motivazioni".
"Tanto più in un momento sociale così complesso come quello
attuale - conclude Massolino -, riteniamo fondamentale che
l'associazione prosegua con le sue iniziative mirate allo
sviluppo del pensiero divergente, in particolare riguardo ai
fenomeni dell'età evolutiva, con azioni di sviluppo cognitivo e
valorizzazione della personalità di bambine e bambini.
Ricordiamo, inoltre, le collaborazioni con realtà attive anche
nel settore della salute mentale e della disabilità, quali ad
esempio l'associazione Oltre quella sedia e con Leggiamo 0-18,
ospitando anche gli apprezzatissimi laboratori di Nati per
leggere".
ACON/COM/sm