PARTENARIATO. PELLEGRINO (AVS): GIUNTA STRAVOLGE PROGRAMMA 2024-28
(ACON) Trieste, 2 lug - "La legge regionale 19/2000 in materia
di cooperazione decentrata e partenariato internazionale è un
fiore all'occhiello per il Friuli Venezia Giulia, ma la
Maggioranza ha ignorato coloro che da anni vi si dedicano con
determinazione e professionalità". Così in una nota la
consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e
Sinistra, in merito all'interrogazione che depositerà
prossimamente.
"Nel Programma regionale per la cooperazione allo sviluppo e le
attività di partenariato internazionale 2024-2028 approvato a
marzo 2024 dalla Giunta Fedriga e basato su uno studio Ocse di
settembre 2023 - spiega Pellegrino - è mancata totalmente la
condivisione con la rete delle organizzazioni della società
civile della nostra regione".
"Il Programma - incalza l'esponente di opposizione - previsto
dalla legge 19/2000, non è conforme alla stessa perché, nelle
linee guida e nello studio Ocse a cui si rifà, è presente una
forte impronta utilitaristica e di una cooperazione funzionale
all'interesse economico delle aziende private, nonostante la
stessa norma preveda il divieto di finanziamento per
l'internazionalizzazione delle imprese made in Fvg. Il documento
cambia drasticamente la geografia dei bandi destinati alla
cooperazione. Rispetto al piano 2019-2023, le aree geografiche
sono concentrate esclusivamente nei Balcani, Est Europa, Paesi
della sponda meridionale del Mediterraneo e Argentina. È
contraddistinto da un approccio che non c'entra nulla con la
cooperazione internazionale. La finalità è quella di espandere
nuovi flussi commerciali per controllare le migrazioni, obiettivi
non previsti dall'ordinamento in vigore".
"L'interrogazione - conclude l'esponente di Avs - mira a chiedere
alla Giunta quale sia il futuro della cooperazione internazionale
del Friuli Venezia Giulia alla luce di questo stravolgimento del
Programma 2024-2028 e quali siano i primi due partner privati ai
quali la Regione si è affidata recentemente per altrettanti bandi
in Africa, senza alcuna manifestazione di interesse pubblico e
senza coinvolgere le organizzazioni della società civile".
ACON/COM/rcm