INDUSTRIA. POZZO (PD): SU AUSSA CORNO NESSUNA CONDIVISIONE
(ACON) Trieste, 4 lug - "La riqualificazione della zona
industriale Aussa Corno era e resta un obiettivo importante,
atteso da molti e sul quale era necessario una seria
partecipazione collettiva sulle linee di indirizzo, proprio per
evitare gestioni fallimentari come quello dell'acciaieria. Da
parte della Giunta Fedriga e in particolare dall'assessore Bini,
non c'è stata però alcuna condivisione, nonostante le garanzie
dello stesso Bini, che latita anche anche sulla definizione di un
piano di sviluppo industriale".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Pd) che commenta così l'annuncio da parte della Giunta
regionale di un investimento di 20 milioni destinati al Consorzio
di sviluppo economico per l'area del Friuli (Cosef) per la zona
industriale Aussa Corno.
"I 20 milioni annunciati nell'assestamento estivo - continua
Pozzo - sono un déjà vu di quanto accaduto lo scorso anno, quando
furono annunciati gli stessi 20 milioni promessi oggi per vari
interventi di riqualificazione a verde e potenziamento
industriale. Peccato che Bini si sia dimenticato totalmente
dell'impegno al confronto che aveva garantito svalutando non solo
il ruolo della commissione ma anche il protagonismo che deve
avere il Friuli, a partire dalla sua classe dirigente, sulla zona
industriale Aussa Corno".
"L'impressione molto forte è che la Giunta - incalza il dem - non
abbia alcuna intenzione di percorrere strade di condivisione,
imponendosi sulla gestione dei Consorzi, come si è visto dalla
normetta in arrivo per mettere persone di nomina della Regione
all'interno dei cda e rafforzare evidentemente il ruolo di
controllo regionale".
"Prendiamo atto che del Piano di sviluppo industriale che
l'assessore ha promesso per il 2024 non c'è ancora traccia.
Ricordiamo che pochi giorni fa la Banca d'Italia, nel suo report
annuale, ha parlato del Fvg come di un'economia indebolita con
difficoltà trasversali ai settori, compreso il terziario, e con
criticità evidenti e pesanti nel settore manifatturiero e
industriale. Le lancette vanno avanti - conclude l'esponente
delle Opposizioni - , non c'è altro tempo da perdere".
ACON/COM/mv