SALUTE. NOVELLI (FI): LA POLITICA REGIONALE FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE
(ACON) Trieste, 8 lug - "Torna l'antiscienza, questa volta a
fari spenti, tramite un emendamento presentato 'a titolo
personale' dal senatore Claudio Borghi. La proposta, che strizza
l'occhio al popolo no vax, mira a rendere facoltativi i 12
vaccini obbligatori per i bambini e i ragazzi intenzionati a
iscriversi alle scuole pubbliche e paritarie. A oggi, la legge
vigente prevede che chi non si sottopone a queste vaccinazione
venga escluso da asili nido e scuole dell'infanzia, mentre
diventa più complesso il meccanismo legato alle scuole primaria e
successiva. Se la 'norma Borghi' dovesse passare, sarebbe la
deregulation totale, con tutti i rischi del caso, considerando
anche la presenza di minori stranieri non accompagnati, che molto
spesso arrivano da aree di Paesi dove certe malattie sono
presenti e quindi trasmissibili anche da noi, se non viene
raggiunta una sufficiente copertura vaccinale".
Lo afferma, in una nota, Roberto Novelli consigliere regionale di
Forza Italia nel chiedere "alla Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia di alzare forte la voce per manifestare la propria totale
contrarietà a una norma che torna a battere la strada
dell'antiscienza, facendoci ripiombare in un clima molto cupo che
abbiamo già vissuto in anni recenti".
"La legge sull'obbligo vaccinale per l'accesso a scuola -
prosegue Novelli - si è dimostrata importate ed efficace per
alzare gli specifici livelli di copertura. Lo confermano i dati
del ministero della Salute rispetto alla situazione
epidemiologica per il morbillo. In questi anni di vigenza della
legge Lorenzin la copertura vaccinale entro i 24 mesi è passata
dall'87,21% del 2017 al 94,38% del 2023, percentuale molto
prossima all'obiettivo del 95% che dovrebbe garantire di ridurre
al minimo il rischio di focolai. Oggi soprattutto nei Paesi meno
sviluppati, anche quelli da cui arrivano i minori non
accompagnati, di morbillo si muore. Solo il vaccino ha permesso
di salvare milioni di vite e consente di tenere la situazione
sotto controllo. Cito, ad esempio, il preoccupante aumento dei
casi di pertosse nella nostra regione, già denunciato dai
professionisti del settore. Per non parlare del caso di
difterite, anche questa malattia gravissima fortunatamente
debellata nella nostra zona, che ha riacceso i fari
sull'importanza del vaccino".
"Le vaccinazioni all'interno delle classi scolastiche mettono al
riparo da possibili contagi i bambini che a causa di malattie
autoimmuni o di altro tipo non si possono vaccinare e proteggono
anche i famigliari fragili. Senza questa barriera, i rischi di
conseguenze molto gravi salgono in modo esponenziale. Il Friuli
Venezia Giulia - conclude l'esponente di maggioranza - deve far
sentire la sua voce contro questa proposta fuori dal tempo e
dalla scienza, promuovendo una campagna di sensibilizzazione che
trovi adesioni in tutte le Regioni".
ACON/COM/mv