ASSESTAMENTO. CAPOZZI (M5S): DA SCOCIMARRO PIÙ RISORSE MA POCHI FATTI
(ACON) Trieste, 8 lug - "Abbiamo atteso l'illustrazione delle
norme da parte dell'assessore Scoccimarro per commentare le norme
inserite nell'Assestamento di bilancio che da qui a fine mese
verrà approvato in Consiglio Regionale, ma dopo tutte le domande
fatte all'assessore e alla vaghezza delle risposte date il nostro
giudizio rimane molto critico". A dirlo è la consigliera
regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, intervenuta
durante i lavori della IV commissione del Consiglio regionale.
"Molto spesso le norme dell'assessore sono seguite da
sollevazioni popolari, riteniamo che avverrà anche per qualcuna
di queste - scrive in una nota l'esponente pentastellata -. Si
parte dai contributi alle imprese per allacciarsi alle fognature,
un aiuto per noi non dovuto per ottemperare un obbligo di legge.
Ma poi ci sono 4 milioni di euro per riutilizzare le acque reflue
dei depuratori di San Giorgio di Nogaro e di Lignano Sabbiadoro,
quando sono 7 anni - scrive Capozzi - che diciamo che l'impianto
di Lignano attende di esser adeguato alla normativa vigente e
l'anno scorso ha sforato i limiti imposti di 160 mila volte. C'è
poi un milione di euro stanziato per il Lago dei 3 Comuni, che va
salvaguardato, ma è assurdo leggere nel disegno di legge che si
interviene con soldi pubblici per mitigare le interferenze
generate della centrale di Somplago e che a pagare siano i
cittadini".
"Infine, ma non meno assurdo - secondo la consigliera del M5S -
lo stanziamento di un milione di euro per la realizzazione del
progetto pilota di un sistema di infrastrutture per la
captazione, la potabilizzazione e la distribuzione di acque
sotterranee nelle aree del territorio regionale situate al di
sotto della linea delle risorgive, non servite da acquedotto. In
aula l'assessore ha parlato di acquedotti di quartiere,
ricordando che gli stessi verranno realizzati e gestiti dal
gestore del servizio idrico, quindi soggetti al pagamento di
bolletta. Ci lascia perplessi - sottolinea Capozzi - un
intervento in cui si spenda 1 milione di euro per fare qualcosa
che già esiste in molti comuni della bassa friulana e che non ha
alcun senso ben potendo i cittadini continuare legittimamente a
utilizzare il loro pozzo artesiano per usi domestici".
"Questo è solo l'ultimo atto di guerra ai pozzi artesiani e al
popolo delle fontane della Regione, che ha già scaricato il
barile sui sindaci, dicendo che saranno loro a decidere dove e
quando farli. Noi - conclude la nota della consigliera regionale
del M5S - chiederemo l'abrogazione di tutte queste norme per
farne approvare altre più utili e in difesa dell'ambiente".
ACON/COM/aa