AUTONOMIA DIFFERENZIATA. FORZA ITALIA: VALORIZZARE TUTTE LE REGIONI
(ACON) Trieste, 9 lug - Sandra Savino, segretario regionale di
Forza Italia e sottosegretario all'Economia, è una delle
componenti dell'Osservatorio sull'Autonomia differenziata di
Forza Italia, assieme ai massimi responsabili istituzionali e
politici del partito, quali il vicepresidente del Consiglio
Antonio Tajani, il ministro per le Riforme Istituzionali,
Elisabetta Casellati, i presidenti delle Regioni di Forza Italia,
i capigruppo alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo, i
vicesegretari nazionali e un selezionato gruppo di tecnici,
economisti e studiosi. Ne dà notizia una nota del gruppo
consiliare regionale.
"Il neo costituito Osservatorio - si legge ancora nel comunicato
- avrà il preciso compito di vigilare sugli effetti pratici
dell'attuazione della legge, che deve valorizzare tutte le
regioni, garantendo che i criteri che definiscono i Lep (Livelli
essenziali delle prestazioni) e la gestione del fondo perequativo
premino i virtuosi e tutelino, contestualmente, i fragili".
Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, è reduce dal Consiglio nazionale tenutosi ieri a Roma
nel corso del quale si è discusso, tra le altre cose, della linea
di FI rispetto ai grandi temi nazionali e internazionali, con
un'attenzione specifica ai singoli territori.
Cabibbo, assieme ai colleghi Roberto Novelli e Michele Lobianco,
spiega: "Abbiamo brillantemente superato la fase del primum
vivere e ci stiamo proiettando verso il prossimo futuro. Il
risultato delle elezioni europee evidenzia ancora una volta la
centralità di Forza Italia come movimento politico distante e
alternativo alla sinistra e alleato ma distinto dalla destra
democratica. Il nostro è un centrodestra che si basa sui grandi
principi liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantici.
Allargando il compasso, il risultato delle elezioni francesi di
ieri conferma ancora una volta che l'estrema destra, molto
lontana dai nostri valori, è destinata non solo a perdere ma,
come è avvenuto in Francia, ad aiutare la sinistra a vincere".
"Solo un Centrodestra a trazione governativa, con una forte
componente moderata, - spiegano ancora i consiglieri forzisti - è
in grado di vincere le elezioni e, soprattutto, governare
realmente il Paese o le singole Regioni".
"La parola chiave è sempre la stessa, ovvero crescita. Sono le
infrastrutture, anche digitali, le grandi sfide che ci dobbiamo
porre. La politica non deve rinchiudersi in battaglie puramente
identitarie che rischiano di essere velleitarie: servono
progetti, strade, ferrovie, opere pubbliche e viarie. Questo vale
anche e soprattutto in Friuli Venezia Giulia, visto il ruolo
geopolitico e la posizione strategica", continuano i consiglieri.
Infine, una chiosa sui migranti: "Anche sul fronte
dell'immigrazione, nessun partito può rivendicare i meriti e i
risultati di Forza Italia. Il Presidente Berlusconi, grazie a un
sapiente lavoro di diplomazia, aveva creato i presupposti
affinché i flussi fossero gestibili. Negli anni successivi al
golpe bianco del 2011, l'Italia ha subito una pressione molto
forte rispetto agli arrivi sia dal Mediterraneo che dalla rotta
balcanica, ovvero quella che si ripercuote direttamente sul
Friuli Venezia Giulia. Questo dimostra che la politica non si fa
ringhiando, ma dialogando. Alzare i toni non sempre è una
strategia efficace. Anzi, non lo è mai. Con questo governo e con
l'attuale Ministro degli Esteri, gli immigrati clandestini sono
diminuiti del 60%. Si può essere risoluti - concludono Cabibbo,
Novelli e Lobianco - anche mantenendo toni civili, come si
rischia di essere poco credibili se si cede a derive
populistiche".
ACON/COM/fa